Foligno, estorsioni e minacce ad intera famiglia: arrestato 29enne sinti

L’uomo avrebbe chiesto anche 2 mila euro dietro la minaccia di un coltello

Condividi questo articolo su

Ricatti e minacce, anche di morte, per estorcere soldi ad un intero nucleo familiare: è per questo che gli agenti del commissariato di Foligno hanno arrestato, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Spoleto, un 29enne italiano di origine sinti. L’uomo è accusato di estorsione aggravata e continuata e di minacce gravi.

Somme sempre più alte

Gli accertamenti della polizia hanno permesso di ricostruire numerosi episodi di intimidazione nei confronti della famiglia – composta da due genitori anziani e dal figlio convivente – alla quale il 29enne avrebbe ripetutamente estorto denaro contante. In particolare, dall’inizio del mese di settembre il 29enne ha preso di mira proprio il figlio, recandosi quotidianamente presso la sua abitazione e richiedendo il versamento di alcune somme di denaro. Nei primi giorni l’arrestato si era accontentato di poche decine di euro, ma poi aveva alzato il tiro, richiedendo ogni volta somme vicine ai duecento euro.

Minacce insistenti

Per vincere la resistenza della sua vittima, il 29enne non ha esitato, in più occasioni, a minacciare di dare fuoco alla casa, o di tornare con qualcuno dei suoi “amici”, o di prendersela direttamente con i suoi genitori, entrambi anziani e malati e perciò particolarmente vulnerabili. Pochi giorni fa – riferisce sempre la polizia -, l’indagato è arrivato a chiedere, in un’unica soluzione, il pagamento di 2 mila euro in contanti, mostrando un grosso coltello e minacciando di morte il giovane. Il tutto provocando nella sua vittima terrore e disperazione assoluta, dettata anche dalla consapevolezza di non disporre di una tale somma.

La fedina penale sporca

I poliziotti hanno poi scoperto che, già alcuni mesi prima, il 29enne aveva più volte avanzato richieste di denaro allo stesso nucleo familiare, rivolgendosi però in quel caso ai genitori ed accontentandosi di piccole somme, tanto che il figlio era stato tenuto all’oscuro della situazione. Secondo gli agenti compreso le minacce del giovane erano serie e credibili, essendo tra l’altro l’uomo una vecchia conoscenza degli agenti, in quanto già noto per la commissione di reati contro il patrimonio.A luglio gli era stata applicata la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria sempre per alcuni episodi di estorsione. Giovedì per lui si sono invece aperte le porte del carcere di Spoleto.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli