Forestale dell’Umbria, il ‘canto del cigno’

Un 2015 intenso – l’ultimo del Corpo prima di confluire nell’Arma dei carabinieri – fatto di operazioni clamorose e importanti

Condividi questo articolo su

Oltre 34 mila controlli, 730 reati accertati, 6 arresti e circa 2 mila sanzioni amministrative per un importo di un milione di euro. Il Corpo forestale dello Stato – destinato a confluire nell’Arma dei carabinieri e a trasformarsi in ‘Comando per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare’ – traccia il bilancio delle attività svolte nel corso del 2015 in Umbria.

2015, I REATI COMMESSI IN UMBRIA

Siti industriali e rifiuti Sono state oltre 3 mila le verifiche effettuate all’interno delle aziende della regione, seguite da oltre 300 sanzioni amministrative per un importo di circa 315 mila euro. Circa 100 le persone denunciate all’autorità giudiziaria per la gestione illecita dei rifiuti.

2015, GLI ILLECITI AMMINISTRATIVI

Gesenu Tra le operazioni di maggior rilievo c’è senz’altro quella che ha coinvolto la Gesenu. L’attività investigativa ad opera del Nipaf di Perugia, coordinata dalla Dda, indaga su presunti illeciti nell’attività di smaltimento dei rifiuti urbani e speciali, in particolare nella gestione delle discariche di Pietramelina (Perugia) e Borgo Giglione (Magione). Le ipotesi di reato, oltre all’attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti, riguardano anche l’inquinamento di terreni e falde acquifere. Per alcuni degli indagati sussiste anche l’ipotesi di associazione a delinquere. L’indagine, tuttora in corso, ha coinvolto anche altre aziende che operano nel campo dello smaltimento dei rifiuti e alcuni laboratori di analisi.

Acciai Speciali Terni Lo scorso marzo l’indagine ‘Do ut des’ condotta dal Nipaf di Terni ha portato alla denuncia di undici dipendenti Ast – tre dirigenti e otto funzionari a livello apicale – indagati per reati che vanno dal’estorsione all’appropriazione indebita, fino al mancato rispetto delle norme di sicurezza sui luoghi di lavoro. L’indagine della Forestale ha fatto emergere come alcuni degli indagati abbiano preteso favori personali, consistiti nell’effettuazione di manutenzioni e ristrutturazioni di abitazioni da parte degli operai della ditta – la Misp – che aveva ricevuto appalti dall’Ast. Il tutto senza pagare alcun corrispettivo. Uno degli indagati aveva ‘preteso’ anche alcuni oggetti di antiquariato. In un caso era stato realizzato, presso la proprietà di uno degli indagati, un fabbricato utilizzando un progetto commissionato e pagato da Ast ad uno studio esterno, con manodopera prestata sempre dagli operai della ditta esterna. A maggio un’altra operazione clamorosa – ‘Acciaio d’oro’ – ha portato alla denuncia di undici persone (sei delle quali arrestate) per furti di rottame ferroso, ricettazione, riciclaggio e truffa ai danni della stessa azienda per un danno complessivo stimato in circa 300 mila euro.

‘Iron 2’ A gennaio si è chiusa l’operazione ‘Iron 2’ con l’emissione, da parte della procura di Perugia, di 86 avvisi di garanzia ad altrettanti soggetti – soprattutto extracomunitari – a conclusione delle indagini su un traffico illecito di rifiuti ferrosi coordinate dalla Dda di Perugia e condotte dai comandi-stazione di Gualdo Tadino e Scheggia. L’attività illecita si realizzava nella vendita, senza alcuna autorizzazione, di rifiuti ferrosi ad un centro di raccolta, per un quantitativo stimato nel tempo di oltre 5 mila tonnellate e un valore di oltre 1 milione e 500 mila euro.

Controlli a tappeto Fra ottobre e novembre in tutta l’Umbria sono state controllate numerose aziende industriali, in particolare del settore meccanico e della produzione di materie plastiche. Le ispezioni, precedute da monitoraggi anche con l’ausilio di elicotteri del Reparto aeromobile, hanno portato a ventidue denunce. Ai legali rappresentanti di tredici imprese è stato contestato il reato di abbandono e deposito incontrollato di rifiuti pericolosi e non. In due aziende è stato riscontrato il mancato rispetto dell’ordinanza di rimozione dei rifiuti abbandonati e in un caso è stata rilevata l’emissione di fumi in atmosfera senza autorizzazione. In quattro aziende lo scarico di acque reflue industriali avveniva senza autorizzazioni mentre in un’altra, del perugino, è stato verificato l’abbattimento di 42 piante protette da vincolo paesaggistico. Trenta i verbali amministrativi redatti per oltre 40 mila euro.

Tutela del territorio e urbanistica Durante i controlli sui tagli boschivi e relativi ai vincoli idrogeologici, sono state accertate sanzioni amministrative per oltre 300 mila euro. In totale sono stati elevati 672 verbali amministrativi nei confronti di privati e ditte boschive. Rispetto al 2014, in questo ambito, è emersa una diminuzione dei reati: 166 in totale quelli accertati, di cui 110 relativi al controllo dell’attività urbanistico-edilizia con 91 persone denunciate per abusi edilizi in ambito rurale.

Agriturismi e campeggi Lo scorso giugno, a seguito dei controlli effettuati nel 2011 sulle aziende agrituristiche della regione, cinque persone – tra cui il titolare di un agriturismo e un familiare, oltre a pubblici ufficiali – sono state rinviate a giudizio per l’illecito percepimento di contributi comunitari a fondo perduto per la ristrutturazione di un agriturismo. Lo stesso era utilizzato come abitazione dal padre del beneficiario del contributo e dal suo nucleo familiare, in violazione dell’obbligo decennale di mantenimento della destinazione dell’immobile alla finalità di agriturismo. Altri controlli sono stati effettuati a novembre e hanno permesso di accertare due illeciti penali, in altrettanti agriturismi di Gualdo Cattaneo e Campello sul Clitunno. Nel primo caso è stata riscontrata la realizzazione di aree di sosta per camper in assenza del titolo edilizio, mentre a Campello sul Clitunno è emerso l’abbandono di rifiuti liquidi sul suolo, costituiti da acque reflue di un frantoio.

Sotto la lente I controlli sugli agriturismi sono stati seguiti da 54 verbali amministrativi per un importo di circa 21 mila euro. Tra le irregolarità riscontrate: la mancata esposizione dell’autorizzazione all’esercizio della attività e di tabelle e cartellini dei prezzi, il potenziale ricettivo trovato superiore all’autorizzato, l’omessa esposizione della Scia, la mancata comunicazione annuale al Comune del rinnovo della polizza di responsabilità civile. In una struttura del folignate è stato riscontrato l’utilizzo della dicitura ‘agriturismo’ in assenza del certificato di abilitazione.

Acque reflue Nel mese di giugno sono stati effettuati controlli sul corretto smaltimento delle acque reflue all’interno di campeggi e agriturismi, con particolare riferimento alle strutture non collegate alla rete fognaria, nei pressi del lago Trasimeno e dei principali corsi d’acqua della regione. Dieci in totale le sanzioni con importi fra i 6 e i 60 mila euro. Due titolari sono stati denunciati: il primo per deposito incontrollato di rifiuti speciali non pericolosi e il secondo per mancanza di autorizzazione allo scarico di acque reflue industriali, provenienti dal caseificio presente all’interno della struttura.

Settore agroalimentare Le verifiche, presso le rivendite al dettaglio e la grande distribuzione, hanno riguardato anche l’etichettatura e la tracciabilità in particolare di prodotti a denominazione di origine – Dop e Igp – come l’olio extravergine di oliva, i legumi, le carni fresche e conservate. Nel 2015 sono stati controllati 85 esercizi commerciali ed elevate 32 sanzioni amministrative per un importo totale di circa 50 mila euro. Fra le irregolarità più frequenti, la mancata esposizione delle indicazioni obbligatorie relative alla provenienza, la mancata tracciabilità dei prodotti esposti in vendita, omissioni e indicazioni errate nelle etichettature. Fra maggio e giugno è stata avviata, su scala regionale, una campagna di controlli sulle coltivazioni di mais per verificare l’eventuale utilizzo di mais ‘Ogm’. In questo ambito le attività non hanno fatto emergere irregolarità. Numerosi anche i controlli sulla ‘filiera del tartufo’ (dalla raccolta alla distribuzione). A Perugia le verifiche congiunte Forestale-Polizia di Stato nei minimarket etnici gestiti da cittadini cinesi e nordafricani, in particolare nel quartiere di Fontivegge, hanno portato a sanzioni amministrative per oltre 9 mila euro e al sequestro di oltre 300 confezioni di cibi di varia natura.

Tutela degli animali 324 le sanzioni elevate in questo ambito, per un importo complessivo di circa 100 mila euro. Gli illeciti penali accertati sono stati 95 con 30 persone denunciate e 16 sequestri. Nel settore della caccia, su oltre 2.300 persone controllate, sono emersi 30 reati che hanno portato alla denuncia di 12 persone e 4 sequestri penali, oltre a 140 sanzioni amministrative per circa 20 mila euro in totale. Circa 300 controlli e ben 54 denunce per il reato di maltrattamento di animali. Tra le operazioni principali, quella condotta a marzo dai comandi-stazione di Norcia che ha permesso di individuare i responsabili di un’attività di bracconaggio nel parco nazionale dei monti Sibillini.

Incendi boschivi Grazie alla macchina organizzativa regionale è stato possibile contenere al massimo gli effetti devastanti degli incendi boschivi. L’incendio più esteso (avvenuto il 12 aprile nel comune di Sellano) ha percorso ‘solo’ 17 ettari di bosco. Nel periodo estivo l’incendio più vasto è stato quello del 21 settembre nel comune di Valtopina, con 6 ettari di superficie boscata interessata dalle fiamme. Anche nel 2015 per il periodo estivo, in base ad una convenzione con il servizio Protezione civile della Regione Umbria, un elicottero del Corpo Forestale dello Stato preposto all’attività antincendio è stato schierato presso l’aeroporto di Foligno per coadiuvare l’attività di spegnimento da terra. In totale sono state 47 le notizie di reato inoltrate all’autorità giudiziaria, 13 delle quali a carico di soggetti già identificati.

Pubblica sicurezza Nel 2015 è stato registrato un sensibile incremento dell’attività operativa, insieme altre forze di polizia, nei servizi di ordine e sicurezza pubblica. In particolare in provincia di Perugia, molte unità del Corpo forestale dello Stato sono state impiegate per lo svolgimento di servizi in occasione di eventi e manifestazioni quali i servizi elettorali, vigilanza per manifestazioni religiose e sportive, Expo Milano, marcia della pace Perugia-Assisi, per un numero complessivo di oltre 800 servizi e 218 giornate lavorative

Altre attività Numerose le attività di ricerca, soccorso e recupero persone e gli interventi effettuati in occasione di emergenze di vario genere, spesso su segnalazioni dei cittadini al numero verde di emergenza ambientale 1515 attivo 24 ore su 24. Tra le operazioni effettuate in collaborazione con i Vigili del fuoco ed il Soccorso alpino e speleologico del CAI, va ricordato il recupero – lo scorso 30 marzo – di un escursionista sui monti Sibillini con l’ausilio di un elicottero del Centro operativo aereo della Forestale di Rieti. Tra i diversi interventi effettuati, anche quelli per il recupero di fauna, sia ferita per mano di bracconieri, sia di esemplari di specie in via di estinzione protette in base alla convenzione Cites che, in caso di sequestro o di rinvenimento, vengono ricoverati presso il centro recupero di Formichella sul Monte Peglia, nel comune di San Venanzo.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli