Narni, fumi e ‘puzze’: altolà del Pd a Terni

Il segretario Svizzeretto preoccupato per possibili aperture di inceneritori. Chiesti chiarimenti anche sul biodigestore

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Scenari, voci e indiscrezioni di stampa, che giungono a Narni anche da altri territori, non fanno dormire sonni tranquilli al Pd narnese sul tema di industrie, inceneritori e ambiente. A partire dal campanello di allarme lanciato dalla proposta del capogruppo in Regione di M5s di spostare le acciaierie a Nera Montoro. Ma è il solo, perché ce ne sarebbero altri più concreti.

Rischio spostamenti

«La scelta del Comune di Terni – scrive il segretario dei democratici Fabio Svizzeretto – di spostare fuori dalla Conca entro il 2020 gli inceneritori come scritto e previsto nel Dup e votato dall’attuale giunta di Terni, non ultimo la chiusura fra pochi anni dell’inceneritore ormai a ‘fine vita’ di Acea con la stessa Acea, ricordiamo a guida 5 Stelle in quanto società partecipata al 51% dal Comune di Roma, sempre più presente in Umbria e nei nostri territori, ci descrivono una situazione molto dinamica e delicata che potrebbero interessare il Comune di Narni».

‘Basta puzze’

Svizzeretto riporta le voci secondo le quali sempre Acea sarebbe interessata al biodigestore di Nera Montoro, «impianto che – continua – contribuisce positivamente a evitare che la componente organica dei nostri rifiuti finisca in discarica o incenerita, ma viste le problematiche legate ai cattivi odori sollevate dai residenti, evidentemente questo processo non è gestito correttamente. Per questo punto specifico ripetiamo all’attuale proprietà o comunque a chi dovesse gestire in futuro l’impianto, la necessità di lavorare e investire affinché questo problema sia risolto definitivamente nel più breve tempo possibile».

Richiesta di confronto

«Ci preoccupiamo – conclude la nota del segretario narnese – perché abbiamo ancora un polo industriale appetibile per altri sviluppi industriali. Sviluppi ovviamente auspicabili ma in un momento delicato con alle porte un importante investimento per l’area come Leolandia, riteniamo quindi debbano essere all’interno di esperienze di economia circolare. Per tale motivo chiederemo una discussione in consiglio anche per capire come le nostre opposizioni, che a Terni così come a Roma governano, si esprimeranno su acciaierie e inceneritori. Per chiarezza prima di tutto».

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