‘Giochi della chimica’ nel segno del ‘Tacito’

Incetta di premi per gli studenti del liceo classico ternano. Filippo Perugini passa alla fase nazionale in programma a Roma

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Un grande evento, quello della premiazione della fase regionale dei ‘Giochi della chimica’ che si è svolta il 20 maggio presso il dipartimento di scienze farmaceutiche dell’università di Perugia, alla presenza del presidente neoeletto della Società chimica italiana (Sci) umbra, il professor Antimo Gioiello. Ad occupare i primi posti della graduatoria sono stati gli studenti del liceo classico ‘Tacito’ di Terni. «E questo – spiega una nota dell’istituto – è un motivo di orgoglio per la scuola che crede nei suoi alunni ed offre le possibilità di esprimersi in tutte le loro potenzialità».

Podio nel segno del ‘Tacito’

Sul podio sono saliti i ragazzi della III C (la sezione ad orientamento scientifico che porta il nome di ‘scienza plus’, in cui lo studio delle scienze e delle altre materie scientifiche presenta un superiore numero di ore rispetto agli altri indirizzi dell’offerta formativa del liceo). Al primo posto si è classificato Filippo Perugini per la categoria B (la sezione del triennio della scuola secondaria superiore riservata agli alunni che non frequentano gli istituti tecnici ad indirizzo: chimica, materiali e biotecnologia ì) e che accederà di diritto alla fase nazionale i prossimi 26 ed il 27 maggio a Roma. Al terzo posto un altro alunno del liceo: Francesco Mariotti, sempre per la stessa categoria.

Una scuola ‘aperta’

«Un grande successo – è il commento dell’istituto – che vede riconosciuto il lavoro della docente di scienze, la professoressa Anna Maria Landini, del dirigente scolastico Roberta Bambini che ha promosso e supportato l’iniziativa, mostrando attenzione per ogni sfumatura del ‘sapere’, che è un po’ il segreto della scuola, e dell’ormai rodato team di docenti delle altre discipline del corso, attento sia ai tempi che alla preparazione di prove così importanti riconoscendone la forte validità formativa. Grande emozione, quindi, per il ‘Tacito’ che, ancora una volta, dimostra la propria fisionomia di scuola ‘aperta’ alle sollecitazioni esterne in cui gli studenti possono trovare la loro via, la loro strada, il loro percorso di studio e di vita».


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