di Walter Patalocco
La tassa è di 18,10 euro, da pagare entro sessanta giorni. Però il cittadino destinatario alle poste deve versare 30,09 euro, perché ci sono 11,99 euro di spese di spedizione, la raccomandata con ricevuta di ritorno. Sul totale: il 60% va pagato per il servizio ricevuto, il 40% per le spese di spedizione.
Il consorzio di Bonifica Tevere-Nera di queste raccomandate con ricevuta di ritorno ne ha mandate a pacchi in questo periodo. Lo testimoniano gli impiegati degli uffici postali che si trovano gli sportelli intasati da coloro che a casa hanno trovato solo un avviso di giacenza. Per i conti del consorzio ci sono comunque anche chi, a casa, è stato ‘stanato’ dal portalettere.
Attenzione: non sempre le spese di spedizione sono uguali, anche se la lettera recapitata invece lo è. Altra bolletta. 36,98 euro di cui 13,82 per spese di spedizione.
Un’altra perla di un ente che per tanti è inutile. Non perché sia inutile la ‘mission’, intendiamoci, visto che l’assetto del territorio è questione molto importante. E’ che, come si fa in altre parti dell’Umbria potrebbero pensarci funzionari, personale e mezzi della Regione cui casomai andrebbero – come accade per il bollo auto – anche i soldi della tassa di bonifica. E forse le spese di spedizione non sarebbero tali che un cittadino preferirebbe passare di persona a ritirare il bollettino da pagare.
A rendere del tutto particolare la situazione ternana in materia di bonifica sono pure altri fattori. Per esempio: perché mantenere in piedi una struttura che, in tutta sincerità, pare proprio un doppione di quella regionale che s’occupa delle materia? La tassa versata dai ‘bonificati’ non paga anche quella struttura?
Senza dimenticare una ‘mostruosità’ normativa: si dice che i cittadini davanti al fisco sono tutti uguali, invece davanti al consorzio Tevere-Nera non è così. In alcune vie, a Terni, accade che le case che si trovano sulla destra pagano la tassa, quelle sulla sinistra no.
Appare nel giusto chi afferma che la tutela del territorio va a vantaggio di tutti i cittadini e non solo di coltivatori e allevatori: perché se ci fosse un’alluvione i danni si avrebbero anche nel centro città. Ma perché da una parte sola della stessa strada?