Il cuore del volley, esempio per il calcio

Commovente striscione al PalaBarton per un giocatore di Milano che si è infortunato. Il tributo del presidente. Le riflessioni di Oddo

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Fino a qualche tempo fa, quando un calciatore si faceva male, nove volte su dieci dalla tifoseria avversaria si levava il coro: «Devi morire». Ultimamente un po’ meno, anzi di tanto in tanto si sente qualche applauso di incoraggiamento a chi esce in barella. Niente a che vedere, comunque, con quanto visto giovedì sera al PalaBarton, dove i tifosi della Sir hanno dedicato uno striscione di incoraggiamento a Matteo Piano, pallavolista di Milano, la cui stagione è di fatto finita dopo l’infortunio al ginocchio.

Stagione finita

Per Matteo Piano tanta sfortuna per il campionato e per il serio rischio di dovr rinunciare per lungo tempo anche alla nazionale. Dopo l’ennesimo infortunio patito nella sua carriera bella e sfortunata.Anche per questo si è meritato lo striscione dei Sirmaniaci

Il post di ringraziamento

Uno striscione che non è passato inosservato. Matteo lo ha immortalato e ha ringraziato i Sirmaniaci sui social. Poi lo ha ricevuto in dono.

Le sue parole “social”

«Quando mi hanno detto che avevano anticipato la gara a Perugia in settimana non ero affatto contento, anzi non ho espresso gentilezze a riguardo. In una settimana sono cambiate veramente tante cose, e vi assicuro non in meglio. Sono passato dal maledire il fatto di giocare una partita il giorno dei miei 29 anni, a sperare di andare in trasferta con la mia squadra perché volevo stare con loro e speravo mi facessero un bel regalo. La mia squadra è stata speciale e ci auguro potremo crescere su quest’onda. Contro gli umbri ho vissuto una delle più belle pagine di umanità sportiva di sempre, se così posso provare a definirla. Ad un certo punto i miei compagni mi dicono di girarmi verso i tifosi di Perugia, beh io mi giro con molta tranquillità e mi trovo davanti tutto questo. Non ho mai giocato a Perugia, anzi ho giocato a Città di Castello, l’acerrima rivale perugina. Ecco i tifosi avversari hanno fatto un magnifico cartellone per me, e non è scontato, non lo è affatto; non è normale, è speciale e quando qualcosa è rara bisogna saperla riconoscere. È successo qualcosa a mio avviso di raro, perché una tifoseria (gigante) con la quale non ho mai avuto modo di interagire se non con vari saluti, abbracci e simpatiche punzecchiature, mi ha donato vicinanza, appoggio, affetto. Voi avete creato una bella pagina di sport, dove il cuore va oltre i colori della maglia, oltre al tifo, oltre al punteggio».

L’omaggio del presidente

A fine partita anche il presidente di Milano Volley ha reso omaggio ai Sirmaniaci: «Sono stati eccezionali – ha detto Lucio Fusaro a UmbriaTv – mi hanno fatto commuovere, dopo avermi intontito con i loro cori, e mi faceva piacere sottolinearlo perché queste sono le cose belle dello sport

Oddo: «Morale del volley insegnamento per noi»

«Se i miei attaccanti saltassero come i pallavolisti, faremmo cento gol di testa», ha scherzato Massimo Oddo in conferenza stampa, quando gli hanno chiesto un commento dopo la partita della Sir, a cui ha assistito con l’assistente Stefano Fiore. Ma il tecnico del Perugia ha detto anche altre cose interessanti: «Ieri facevo caso al fatto che dopo ogni azione i compagni si abbracciano e si incoraggiano; dimostrando voglia di rivalsa dopo il punto preso e voglia di andare avanti dopo un punto fatto. Un aspetto dello spirito di squadra che magari nel volley sembra una banalità ma non lo è e andrebbe preso ad esempio anche per altri sport come il calcio».

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