Inquinamento a Terni, arriva ‘Airselfie 2’

In via di sviluppo la nuova fase del progetto che coinvolge Arpa e Ordine provinciale dei medici chirurghi e degli odontoiatri: nuove installazioni e campagne di misura

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di S.F.

Acquisto ed installazioni di altre mini centraline fisse per la misura di Pm 2.5, biossido di azoto e ozono, nonché misuratori ‘smart’ di polveri sottili per aumentare la mappatura spaziale dell’inquinamento. Il tutto per realizzare due nuove campagne di misura in periodo estivo ed invernale, quindi la raccolta dei dati, l’analisi e la valutazione finale: in estrema sintesi è ciò che prevede il rilancio del progetto denominato ‘Airselfie 2 – da citizen science a community science’ per valutare la qualità dell’aria nella ‘conca’ ternana. In prima linea – come avvenuto per il lancio del 2016 – ci sono Arpa Umbria e l’Ordine provinciale dei medici chirurghi e degli odontoiatri di Terni. Si tratta di un ulteriore approfondimento.

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La centralina ‘Le Grazie’ a Terni

Il passo

Sia Arpa che l’Ordine vogliono continuare con il progetto: la prima stima per la realizzazione era di 107.500 euro, poi la cifra è scesa a 55 mila. Entrambe «hanno manifestato l’interesse – si legge nell’atto firmato dal direttore generale Luca Proietti per la convenzione – affinché si prosegua con lo studio dell’esposizione della popolazione superando l’approccio di citizen scienze, con le difficoltà che ha mostrato, adottando un approccio di community scienze dove i cittadini sono chiamati a partecipare a livello collettivo». Da qui scaturisce l’acquisto delle nuove strumentazioni da parte dell’Ordine dei medici – con il supporto della fondazione Carit – del presidente Giuseppe Donzelli: si tratta di 4 mini centraline di misura  e 15 micro misuratori fissi per Pm10 e Pm2.5 per un totale massimo di 30 mila euro. Da ricordare che è stata sviluppata un’app per una valutazione innovativa dell’esposizione della popolazione.

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Giuseppe Donzelli

Lo stimolo e la distribuzione dell’inquinamento

Arpa nel dare deludicazioni sul progetto sottolinea che Airselfie «ha evidenziato un’ampia variabilità dei livelli di inquinamento, che a seconda dell’ora della giornata o della zona urbana si discostano anche notevolmente dal valore medio misurato dalle centraline fisse della rete regionale di monitoraggio, determinando un’esposizione diversa da persona a persona. Questa consapevolezza ci stimola ad approfondire le conoscenze della qualità dell’aria sul territorio della ‘conca’ ternana, con l’obiettivo di aumentare i punti di monitoraggio nelle aree urbane, per conseguire un maggior dettaglio della distribuzione dell’inquinamento». Nell’iter originario si sono registrate delle difficoltà e dunque ecco la novità: «Per avere una rete di misura più fitta non è pensabile di aumentare le centraline fisse tipo quelle della rete regionale, poiché troppo costose; nella fase 1 di Airselfie sono stati sperimentati i punti di forza dei misuratori indossabili (leggerezza, praticità d’uso, costo contenuto, immediatezza della misura) ma si sono evidenziati anche i limiti di questa tipologia di strumenti: una buona correlazione ma una bassa accuratezza delle misure, il fatto che essendo dispositivi gestiti da una singola persona la valutazione dei dati è frammentata, per esempio non ci sono mai state misure notturne o le sessioni di misura sono state a volte limitate a qualche decina di minuti».

Il posizionamento: ospedale, scuole, abitazioni

Sulla base del precedente lavoro sarà dunque sviluppata la seconda parte: «Si propone quindi di sperimentare nella fase 2 diverse tipologie di strumenti, da posizionare in punti indoor e outdoor della città (orientativamente presso l’ospedale, delle scuole e alcune abitazioni in aree di massima ricaduta), in grado di misurare con continuità nelle 24 ore, di rilevare più parametri insieme (non solo polveri sottili ma eventualmente anche gas) e che possano essere sottoposte a procedure periodiche di qualità delle misure per aumentarne l’accuratezza. La fase 2 del progetto vedrà anche il proseguimento della gestione dell’App per garantirne un corretto funzionamento nel server e nei database Arpa, a beneficio delle persone che l’hanno scaricata e che la utilizzano». Tutto da completare entro il dicembre 2021: si parte dalla taratura dei mezzi già acquistati, poi le campagne di misura da gennaio.

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