Usl 2, interruzione gravidanza: sospeso servizio a Narni, Foligno e Spoleto

La denuncia dei sindacati: «Inaccettabile che accada per la programmazione delle ferie estive del personale». Resta Orvieto. La replica dell’azienda e il problema obiettori

Condividi questo articolo su

Sospensione del servizio a Foligno, Spoleto e Narni, resta in piedi solo Orvieto. Si parla dell’Ivg, l’interruzione volontaria di gravidanza: a renderlo noto sono Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl Umbria e riguarda i territori della Usl 2. Mirino sulle mancate assunzioni. L’azienda replicherà all’indomani facendo presente che c’è un problema di obiettori di coscienza.

Tutti obiettori: a Terni e Narni interruzioni di gravidanza impossibili. Santa Maria: «A breve problema sarà risolto»

Sospensione

Stop nei plessi ospedalieri delle tre città. «Nel mese di agosto – spiegano i sindacati – l’unica struttura dell’intera azienda che continuerà a garantire questo servizio, fondamentale per la salute delle donne, sarà Orvieto. È assolutamente assurdo e inaccettabile che, a causa della normale programmazione delle ferie estive del personale, la Usl sospenda il servizio di Ivg costringendo le donne che hanno necessità di accedervi a spostamenti lunghi e complicati, non sempre garantiti da una rete di trasporto pubblico efficiente. Questo dimostra ancora una volta come le mancate assunzioni di personale stiano minando il diritto alla salute delle persone e in questo caso in particolare delle donne. Dimostra inoltre come il fenomeno dell’obiezione di coscienza tra il personale sanitario produca sempre maggiori difficoltà per l’accesso ad un diritto garantito alle donne da una legge dello Stato. Chiediamo dunque – concludono – alla direzione della Usl e alla Regione Umbria l’immediato ripristino del servizio in tutti i plessi ospedalieri abilitati e la piena attuazione delle linee di indirizzo sull’Ivg medica, che prevedono il suo uso nei consultori, come avviene nel Lazio e in Emilia Romagna».

La replica dell’azienda: problema obiettori

La direzione strategica dell’azienda Usl Umbria 2 e il direttore del dipartimento materno infantile, dottor Fabrizio Damiani, precisano che «per problemi legati a malattia e ferie da tempo programmate dall’esiguo personale non obiettore, per il periodo che va dal primo al 21 agosto, le attività sono state spostate e organizzate presso l’ospedale ‘Santa Maria della Stella’ di Orvieto. Le organizzazioni dei lavoratori imputano questa scelta a ‘mancate assunzioni di personale che minano il diritto alla salute delle donne’, una dichiarazione allarmistica che suscita l’interesse delle testate giornalistiche ma che non corrisponde, nei fatti, alla realtà delle cose tanto che la direzione strategica della Usl Umbria 2 ha sempre garantito la copertura dei posti in organico confermata anche dalla recente assunzione, in ambito aziendale, di sette medici specialisti in questa disciplina. Il problema semmai, come sollevato – questo sì correttamente – dai sindacati, deriva dalla prevalente presenza in servizio di medici obiettori di coscienza. Negli ospedali di Foligno, Spoleto e Narni c’è infatti un solo medico non obiettore per presidio che effettua le Ivg, oltre al direttore della struttura complessa di ginecologia e direttore del dipartimento materno infantile che ha sempre eseguito tale prestazione.

Parla Damiani

«Come ginecologo non obiettore – commenta Damiani – sono sempre stato impegnato personalmente in prima linea a tutelare l’accesso ad un diritto garantito alle donne da una legge dello Stato e questo fin dai primi anni della sua applicazione fino ad oggi, ma come direttore di struttura complessa devo anche rispettare il diritto all’obiezione di coscienza sancito dalla stessa legge 194/78 (art. 9 ) e, per analoghe ragioni, non posso penalizzare i diritti dei pochi medici non obiettori che usufruiscono di ferie estive da tempo programmate, congedi o assenze per malattia. Va poi sottolineato come questa pianificazione sia stata concordata con i responsabili della struttura di Orvieto, che ringrazio per la collaborazione e disponibilità, e comunicata per tempo ai vari Consultori del territorio. Questi sono i fatti. Il resto sono soltanto strumentalizzazioni politiche che non condivido assolutamente». Nell’area – evidenzia la Usl 2 – vengono eseguite ogni anno «tra le 90 e le 100 interruzioni volontarie di gravidanza, chirurgica e farmacologica. In queste tre settimane di agosto, in cui si prevede l’effettuazione di non più di 5-7 Ivg nel territorio di competenza, l’attività verrà comunque garantita nel presidio ospedaliero Usl Umbria 2 di Orvieto dallo staff del dottor Patrizio Angelozzi, all’azienda ospedaliera di Terni. Parlare quindi, come hanno fatto le organizzazioni sindacali nella nota stampa, di ‘inaccettabile lesione del diritto alla salute’, di ‘spostamenti lunghi e complicati’ chiamando in causa perfino ‘la rete di trasporto pubblico non efficiente’, fa comprendere bene la reale volontà di affermazioni oggettivamente fuori luogo e inesatte».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli