La Ternana blocca la vicecapolista: ottimo punto a Brescia, 1-1

Fere migliori per oltre 50 minuti: sblocca Sørensen, poi il solito errore difensivo. Il legno salva i lombardi nelle battute finali. Lucarelli: «La risposta più bella»

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Reazione ci si attendeva dopo la débâcle con l’Ascoli e reazione c’è stata. Con tanto di vittoria sfiorata in casa della vicecapolista: una pimpante Ternana esce indenne dal ‘Rigamonti’ di Brescia pareggiando per 1-1 dopo un’ottima prima frazione di gioco ed un finale dove la traversa ha salvato i padroni di casa. Di Sørensen il gol che ha sbloccato il match, poi l’ennesimo – film visto troppo spesso – abbaglio del sistema difensivo delle Fere e marcatura di Jagiełło. Il girone di ritorno inizia bene. Ora due settimane di pausa e ripresa fissata per il 5 febbraio al ‘Liberati’ contro la Reggina: è tra le mura amiche che occorre aumentare il passo. In trasferta, coppa Italia esclusa, si tratta del 5° risultato utile consecutivo. In generale invece il bottino pieno manca da sei incontri.

Sørensen

Tridente offensivo, buon piglio: vantaggio Fere

Il tecnico rossoverde decide di cambiare sistema tattico schierando un centrocampo a tre (era già successo tra le mura amiche con Parma e Spal, idem a Cremona) composto da Koutsoupias, Agazzi e Palumbo; davanti a loro Partipilo, Pettinari e Falletti con Donnarumma in panchina (dove invece non figura Ghiringhelli). Buon piglio rossoverde in avvio con maggior possesso palla seppur senza conclusioni di rilievo dalle parti di Joronen, tuttavia il buon approccio di Defendi e compagni viene premiato dal vantaggio che arriva al minuto 12: ottimo cross dalla destra di Falletti e Sørensen, lasciato libero di staccare in area, non perdona e di testa batte sul primo palo il portiere finlandese. Lombardi in affanno e non poco. Un minuto dopo è Partipilo a non andare lontano dal bersaglio con un mancino a giro dai venti metri. L’undici di Inzaghi prova a reagire ma, tolto uno sterile predominio territoriale, per Iannarilli non c’è lavoro da fare fatta eccezione per una punizione centrale di Jagiełło alla mezz’ora. In precedenza era stato annullato lo 0-2 Ternana per un tocco di mano – apparso evidente al replay, Dionisi si è fatto aiutare dal Var – di Falletti dopo la respinta imprecisa di Joronen sul cross di Pettinari.

Capitan Defendi

Abbaglio Defendi, pareggia il Brescia

Dal possibile 0-2 al pareggio, ecco la beffa. Ancora una volta per un errore individuale: Moreo tocca leggermente di testa un cross proveniente dalla destra, capitan Defendi stringe troppo verso il centro (non bene anche Koutsoupias e Agazzi nella circostanza) lasciando senza copertura il suo lato e Jagiełło, con un preciso destro sul secondo palo, non lascia scampo all’incolpevole Iannarilli. La Ternana si riprende e nel finale torna a premere: l’ultima chance di frazione porta la firma di Pettinari, il cui tiro di potenza da fuori area non centra lo specchio della porta. Rossoverdi in palla ma traditi dall’ennesimo errore a livello di sistemazione difensiva. Peccato perché le Fere avrebbero meritato di andare al riposo in vantaggio.

Falletti

I lombardi ripartono meglio. Primi cambi

I primi minuti del secondo tempo sono di marca bresciana e la difesa rossoverde in un paio di occasioni – fortunatamente per le Fere i giocatori di Inzaghi perdono tempo nel cercare di entrare in area – va in difficoltà. Apnea Fere. A rompere il dominio dei padroni di casa ci pensa Falletti che, dopo una splendida combinazione nello stretto con Palumbo, calcia da fuori area con precisione: troppo centrale, Joronen non si fa sorprendere; al 59′ è invece Jagiełło a sfiorare la doppietta personale sull’assist di uno scatenato Léris, la deviazione di Capuano è provvidenziale. Pochi secondi e sono ancora brividi sullo stacco aereo di Cistina sugli sviluppi di un angolo bresciano. Al quarto d’ora ecco le sostituzioni per Lucarelli: dentro Salzano e Donnarumma per il centrocampista campano e Pettinari.

Donnarumma

Lampo Falletti, legno Donnarumma

La Ternana soffre ma non dorme. Al 61′ è un gran destro di Falletti dai diciotto metri a mettere paura ai pochi tifosi bresciani sugli spalti: la palla non esce di molto rispetto allo specchio della porta. Cinque minuti ed è Donnarumma a costringere Joronen ad un intervento per spedire la sfera in calcio d’angolo. Ora c’è equilibrio con i rossoverdi che provano anche a mantenere il pressing offensivo sulle uscite dei lombardi. Al 73′ il tecnico livornese dà spazio a Salim Diakitè e Peralta in luogo di Koutsoupias e Partipilo, quindi sessanta secondi dopo Iannarilli è incerto sul tiro-cross del neo entrato Bajić: perfetta e tempestiva la chiusura di Capuano sull’accorrente Bertagnoli, pronto a depositare in rete di tap-in. Dall’altro lato è clamoroso l’errore di Donnarumma – azione nata da corner – nel calciare addirittura in fallo laterale da ottima posizione, solo davanti all’estremo difensore finlandese. Il 99 si rifà a cinque minuti dalla conclusione: questa volta la precisione c’è, ma è il legno a salvare il Brescia sulla gran botta mancina dell’ex di turno. I ragazzi di Inzaghi sembrano non averne più. Nel finale Lucarelli toglie Celli (guai fisici) per inserire Paghera. Ultimi attacchi del Brescia e triplice fischio. Un ottimo punto.

Il post-partita di Lucarelli e la risposta più bella

«Gli avversari contro di noi – le parole del tecnico livornese – vincono con meno, abbiamo costruito molto come nelle precedenti trasferte e un po’ di amaro in bocca lo lascia sempre. Dal punto di vista della concentrazione e del voler riscattare il risultato con l’Ascoli ci siamo subito rialzati, è la risposta più bella. Oggi c’è stata una risposta emotiva forte dopo le critiche subite nel match precedente: abbiamo visto più o meno le stesse su cui bisogna lavorare, quest’anno stiamo realizzando meno rispetto alle occasioni create. Il gol lo abbiamo preso di nuovo a difesa schierata. Pettinari? Una scelta tattica perché produciamo tanto nell’ultima mezz’ora, nei primi tempi fatichiamo e nei secondi veniamo fuori. Agazzi? C’era l’idea di arginare il loro trequartista, direi che è andata bene. Il plauso va fatto alla reazione della squadra che, per la quarta volta consecutiva, dopo un brutto risultato e attaccata da tutti ha reagito. Non ricordo una squadra che ci ha martoriato e surclassato nell’arco di una partita. E il modulo non ha potere di trasformare le squadre». Infine un cenno al gol annullato: «Prima di dare un giudizio partigiano vorrei rivederlo. Non discuto il gol annullato, ma l’ammonizione».

 

Il tabellino

Brescia (4-3-1-2): Joronen; Sabelli (70′ Karačić), Cistana, Mangraviti, Huard; Bisoli (c), Andreoli (81′ Tramoni), Léris (66′ Bertagnoli); Jagiełło; Ayé (65′ Palacio), Moreo (66′ Bajić). A disposizione: Perilli, Prandini, Papetti, Ndoj. Allenatore: Filippo Inzaghi

Ternana (4-3-3): Iannarilli; Defendi (c), Sørensen, Capuano, Celli (87′ Paghera); Koutsoupias (73′ Diakitè S.), Agazzi, Palumbo (60′ Salzano); Partipilo (73′ Peralta), Pettinari (60′ Donnarumma), Falletti. A disposizione: Krapikas, Boben, Diakité M., Capone, Furlan, Mazzocchi. Allenatore: Cristiano Lucarelli

Arbitro: Federico Dionisi della sezione de L’Aquila (assistenti Filippo Meli di Parma e Alfredo Mondin di Treviso, IV ufficiale Valerio Crezzini di Siena); addetto Var Marco Serra, assistente Fabio Schirru

Reti: 35′ Jagiełło (B); 12′ Sørensen (T)

Ammoniti: 69′ Sabelli (B); 16′ Pettinari, 28′ Falletti, 45+2′ Palumbo, 77′ Agazzi (T)

Calci d’angolo: 4-3

Recupero: 2; 3

 

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