Le api dell’acciaieria si riproducono e aumentano di numero

Terni – Segnali confortanti dalle arnie posizionate a suo tempo in Ast. Un dato che va accolto positivamente

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Solo pochi mesi fa erano state allestite 20 arnie con circa 500 mila ‘api sentinella’. Ed ora quelle colonie – ospitate nell’acciaieria di Terni – stanno crescendo. A renderlo noto è Tiziano Gardi, docente di apicoltura presso l’università di Perugia. ‘Bio sentinelle’ dell’inquinamento atmosferico, le api – più in generale – hanno un ruolo decisivo per la vita sulla terra. La sola impollinazione riguarda – è la stima – il 70% delle specie vegetali presenti sul pianeta, con tutto ciò che ne consegue sul piano delle biodiversità, dell’alimentazione, del ricambio di ossigeno realizzato attraverso la fotosintesi clorofilliana. Consapevole della centralità di questi insetti, anche Acciai Speciali Terni ha voluto contribuire attraverso il progetto avviato e che vede, oggi, una presenza sempre più nutrita e vitale di api all’interno dello stabilimento.

Ast, le api diventano ‘sentinelle’ della qualità dell’aria

«Produzione e rispetto per la salute»

«Con l’esperimento avviato in una grande azienda siderurgica come l’Ast di Terni – commenta l’amministratore delegato Massimiliano Burelli – è stato certificato che il rispetto dell’ambiente, la tutela della salute dei lavoratori e un alto livello di competitività, non solo possono coincidere, ma sono l’unica chiave possibile per traghettare la produzione di acciaio nei decenni a venire».

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