Rifiuti pericolosi su treno, umbro indagato

A dicembre ci fu l’intervento dei carabinieri del Noe di Milano a Lecco: nel mirino uno spoletino. Maxisequestro di diciassette vagoni

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Gommapiuma, tetrapack, imballaggi, plastica, gomma, stoffa e altro materiale industriale misto. Tutto trovato lo scorso dicembre in un treno che transitava per Lecco diretto – 17 vagoni, arrivarono i sigilli da parte dei carabinieri del Noe di Milano – in uno stabilimento di recupero in Bulgaria: scattò il maxisequestro di rifiuti pericolosi e a distanza di un mese c’è un iscritto nel registro degli indagati per la vicenda. Si tratta di uno spoletino.

Il blitz e le conseguenze

I militari del Nucleo operativo ecologico di Milano intervennero in collaborazione con la sezione territoriale dell’Agenzia delle dogane e quella lombarda per la protezione ambientale: il controllo della spedizione transfrontaliera consentì di scoprire che i rifiuti non erano scarti di plastica recuperabile come certificato dagli atti, ma ben altro. Nel mirino dei carabinieri è finito un 40enne di Spoleto, F.B., titolare di una società che commercia rifiuti con sede in Umbria. A riportare la notizia è lecconews.news. Le indagini proseguono in tutta Italia.

 

 

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