Legge idroelettrico Umbria, novità sulla cessione di energia ai Comuni

Via libera in II commissione consiliare all’emendamento. De Luca, Bianconi e Bettarelli: «Senso di responsabilità delle opposizioni che hanno garantito il numero legale»

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Seconda commissione movimentata mercoledì a Perugia in occasione della legge sull’idroelettrico. Protagonista l’assessore regionale Roberto Morroni ed i consiglieri Thomas De Luca (M5S), Michele Bettarelli (Pd) e Vincenzo Bianconi (Gruppo Misto).

De Luca

Spaccatura e votazione

I tre consiglieri specificano che in seconda commissione la maggioranza si è spaccata e «la prima parte della legge sull’idroelettrico viene votata grazie ai consiglieri di opposizione che garantiscono il numero legale. Quanto successo oggi non è solo uno schiaffo in faccia all’assessore Morroni, ma anche una grande vittoria di quelle forze di minoranza che si sono sempre battute per una equa ripartizione degli extra profitti dell’idroelettrico. Per ben due volte la neo capogruppo di Forza Italia ha chiesto di non votare oggi per poi uscire dall’aula senza partecipare al voto. Ma grazie alle minoranze con l’approvazione dell’emendamento odierno, finalmente, i concessionari saranno tenuti alla cessione di energia o alla equivalente monetizzazione a beneficio dei comuni su cui ricadono gli impianti di grande derivazione».

Morroni

L’emendamento approvato

Emendamento approvato e sottoscritto anche dalle opposizioni, «mentre Forza Italia, contraria, è uscita dall’aula dopo aver tentato di impedire la votazione». Ma di cosa si parla? «A decorrere dal 2023, i concessionari di grandi derivazioni d’acqua a uso idroelettrico sono obbligati a fornire gratuitamente e annualmente alla Regione energia elettrica in ragione di 220 kWh per ogni kW di potenza nominale media di concessione, da destinare nella misura di almeno il 50% ai servizi pubblici e alle categorie di utenti residenti nei territori interessati dalla derivazione ovvero l’equivalente monetizzato, in tutto o in parte, sulla base del prezzo zonale orario medio effettivamenre riconosciuto all’impianto. La Regione, in alternativa alla cessione di energia, definisce la sua monetizzazione, anche integrale, a favore delle medesime categorie di utenti e per i servizi pubblici previsti, nella misura di almeno il 50% del totale». Per i tre consiglieri «per ogni mese perso nell’approvazione della legge per le faide di partito della maggioranza, i cittadini dell’Umbria ci hanno rimesso circa un milione di euro di mancati introiti. Oggi, nonostante le spaccature del centrodestra, è stato fatto un importante passo avanti per l’approvazione della legge sull’idroelettrico grazie al senso di responsabilità delle opposizioni che hanno garantito il numero legale. Intendiamo, infine, rivolgere un ringraziamento al presidente di seconda commissione, Valerio Mancini, per la correttezza dimostrata e per aver messo anteposto gli interessi degli umbri alle beghe interne della maggioranza».

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