Maltempo protagonista fra il pomeriggio di martedì e la nottata seguente in varie zone dell’Umbria. Flagellato il ternano su cui il forte vento ha continuato a spirare per ore, creando disagi.
Terni
Numerosi gli interventi dei vigili del fuoco per alberi/rami caduti o pericolanti. Un superlavoro che ha interessato diverse zone, dalla Valnerina alla città di Terni: borgo Rivo, Colleluna, Piedimonte, San Rocco, Miranda e strada della Romita. Interventi anche nell’amerino, ad Arrone e lungo il raccordo Terni-Orte per alberi caduti e da rimuovere. In nessun caso si segnalano comunque persone ferite. In nottata una tromba d’aria ha sferzato la conca, costringendo il 115 ad un superlavoro e facendo anche finire in mezzo alla carreggiata una cuspide nei pressi dello svincolo Terni Nord del Rato.
TERNI, VIA DELLA BARDESCA: ALBERO CADE SULLE AUTO
Il ponteggio di Padre Pio sulle auto
Sempre in tema di maltempo, nella notte fra martedì e mercoledì – intorno alle 2.30 – i vigili del fuoco di Perugia sono intervenuti a Castel del Piano presso la chiesa della frazione per rimuovere il ponteggio che sorreggeva l’immagine di Padre Pio, caduto sulle auto in sosta con tanto di danni. All’origine dell’accaduto, il forte vento.
Perugia
Nel complesso, in provincia di Perugia, sono stati circa quaranta gli interventi del 115, diversi dei quali per piante cadute su auto vetture in sosta. Anche qui, non si registrano feriti e le zone maggiormente coinvolte sono Perugia città, area Trasimeno e marscianese alta.
Pendolari penalizzati
Gli effetti ‘nefasti’ del maltempo hanno fatto innervosire anche diversi pendolari umbri: il traffico ferroviario, mercoledì mattina, risultava infatti più che rallentato – c’è stata anche qualche cancellazione – dai problemi creati dalle raffiche, specie nella notte, fra Umbria e Toscana e dal ghiaccio formatosi lungo la tratta Terni-Spoleto. Inevitabili ripercussioni sulla tratta per Roma, Ancona e Perugia. «In questa settimana, causa mancata puntualità dei treni, ho già accumulato – lamenta un cittadino – un deficit orario di un’ora al lavoro. Nonostante questi episodi ripetuti l’abbonamento al treno da inizio anno è aumentato di circa il 5%: direi che almeno il 5% ce lo dovrebbe restituire Trenitalia per l’inqualificabile qualità del servizio».