Marta e il lavoro: un sogno toccato con mano e ora più lontano

Terni – Le toccanti lettere scritte al papà dopo l’esperienza alla Coop. Il Comune: «A breve nuovi programmi di inclusione»

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di Fra.Tor.

‘Caro papà Alessandro, vorrei ritornare alla Coop dove stavo prima. Perché non posso lavorare? Mi avete fatto un dispetto, io ho voglia di lavorare. Lo dico sul serio. Marta’. Questa è solo una delle tante lettere che una ragazza 23enne di Terni, affetta dalla sindrome di Down, scrive quasi quotidianamente al suo papà.

Marta entra nel mondo del lavoro

«Marta nel 2019 – racconta papà Alessandro ad umbriaOn – ha partecipato ad un Servizio di accompagnamento al lavoro (Sal) finanziato da fondi europei. Per circa un anno ha quindi lavorato come addetta agli scaffali alla Coop di Terni. Un progetto che ha molto stimolato Marta, che lavorava sodo, era soddisfatta e dava molta soddisfazione a noi e ai suoi datori di lavoro. Quando purtroppo il progetto è finito, Marta era tristissima e abbiamo chiesto a Coop se c’era la possibilità di assumerla definitivamente. Sarebbe stato un segnale molto importante per lei».

Le attese e la delusione

«L’amministratore delegato di Coop Centro Italia ci ha spiegato che erano tutti molto orgogliosi del lavoro che svolgeva Marta – aggiunge Alessandro – ma che, purtroppo, l’iter burocratico non gli permetteva di assumerla. Ci hanno dato, però, la completa disponibilità nel riaccoglierla nei loro punti vendita qualora lei avesse avuto la possibilità di prendere parte ad un nuovo progetto. L’arrivo del Covid, però, ha messo un po’ tutto in stand-by». A giugno 2021, dopo varie richieste al Sal, «ci viene detto che nel giro di 3 mesi sarebbe partito un nuovo progetto al quale Marta avrebbe potuto partecipare. Ci siamo rivolti anche all’assessore comunale al welfare, Cristiano Ceccotti, il quale ci ha garantito interessamento e aiuto. Ma ad oggi, siamo alla seconda metà di ottobre, nessuno ci ha ancora fatto sapere nulla. Siamo abbandonati e Marta, che aveva finalmente iniziato a vivere una vita ‘normale’, è ripiombata nella noia, nella tristezza e nella solitudine».

La replica del Comune di Terni

«Comune e Sal – replica l’assessore Ceccotti – hanno il compito di far conoscere gli ambienti e mettere a disposizione i percorsi formativi per avere poi sviluppi lavorativi: non si occupano dell’inserimento nel mondo del lavoro e non possiamo fare delle procedure mirate. Abbiamo intercettato delle nuove risorse e partiremo a breve con nuovi tirocini, già dalla prossima settimana inizieremo i colloqui con i candidati e individueremo i contesti più adatti per ciascuno di loro. Marta a tutto questo potrà, ovviamente, partecipare auspicando che possa fare un nuovo percorso che la porti poi ad un’assunzione. Il mio ringraziamento va al lavoro svolto da Usl, Comune e Sal che hanno elaborato una nuova progettualità e hanno permesso la ripartenza dei tirocini. Il mio appello va alle aziende e a qualunque ente che abbia interesse nell’inserirsi in questo meccanismo: noi saremo a disposizione per formare la struttura e collaborare all’inserimento di questi ragazzi nel mondo del lavoro».

 

 

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