Medici in convenzione scrivono a Coletto: «Dov’è il rinnovo?»

Usl e ospedali li hanno esclusi dalla stabilizzazione ed ora rischiano il posto nonostante siano in prima linea nell’emergenza coronavirus

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Spettabile Assessore alla Sanità Regione Umbria- Geom. Sig. Luca Coletto
e p.c. Presidente della Regione Umbria – Dr.ssa Donatella Tesei
Dott. Francesco Borgognoni Direttore della Centrale Operativa Unica Regione Umbria

 

A rivolgersi alla vostra cortese attenzione sono 36 medici di Asl Umbria 1, Asl Umbria 2 e aziende ospedaliere di Perugia e Terni operanti nel settore dell’emergenza sanitaria territoriale con contratti in convenzione a tempo determinato come stabilito e regolato dall’accordo collettivo nazionale.

Da anni (per alcuni di noi, ben sedici) operiamo nell’est-118 e pronto soccorso di tutta regione umbria, nei dea di I e II livello senza, tuttavia, aver avuto riconoscimento professionale mediante una stabilità contrattuale. Ricordiamo che ognuno di noi è un professionista formato e addetto a questo tipo di lavoro.

In questo tempo storico di emergenza pandemica continuiamo a lavorare mossi dal senso civico e deontologico anche in condizioni critiche, come normale che sia in uno stato di tale necessità.

In data 19/03/2020 l’azienda Usl Umbria 1 con delibera n. 359 del commissario straordinario Silvio Pasqui ha pubblicato la proroga del contratto in essere a tempo determinato sino a data da destinarsi con decorrenza dal 1.4.2020 fino all’applicazione della nuova graduatoria aziendale.

Non nascondiamo la delusione, che acquisisce anche le caratteristiche di un sentimento di ingiustizia sociale, nel dover apprendere di essere stati esclusi dal provvedimento grazie a cui verranno stabilizzati tutti gli operatori sanitari.

Nella fattispecie, infatti, le Asl evocando lo stato di necessità avviavano le procedure di stabilizzazione di personale operante nel settore sanitario, fatta eccezione per i medici del settore emergenza sanitaria territoriale con contratto in convenzione.

Siamo certi della vostra attenzione e chiediamo congiuntamente un provvedimento immediato che restituisca a questa categoria di professionisti che opera in prima linea nell’emergenza covid-19, ma non solo, il giusto riconoscimento ed in particolare:

-l’estensione del provvedimento di stabilizzazione al personale medico est-118/ps convenzionato in servizio attivo;

-percorsi formativi per il personale medico operante nei servizi di emergenza come proposti nel documento del 15.11.2019 redatto dalla accademia dei direttori di pronto soccorso e la società simeu;

– pubblicazione delle aree carenti.

Si scongiurerebbe, in tal modo, il pericolo di una inevitabile diaspora di medici del settore est (come già avvenuto) verso altre regioni e verso altri settori professionali. Là dove non venissimo ascoltati ci vedremmo costretti a non rinnovare ulteriormente i contratti in essere una volta risoltosi l’attuale stato di emergenza covid-19.

Solo lo stato di necessità in cui versa la regione, e prima ancora la nazione, il senso civico, la nostra deontologia professionale e su tutti la legge morale che è in noi medici, hanno fatto sì che fino ad oggi lavorassimo con dedizione e spirito di abnegazione, anche in una situazione critica come quella che stiamo vivendo.

Disponibili ad un eventuale confronto e certi della vostra attenzione in merito alla nostra richiesta, vogliamo sottolineare una mancata ottemperanza al principio di uguaglianza, sancito anche dalla nostra costituzione, in una situazione in cui professionisti adibiti alla stessa mansione lavorano e dovrebbero continuare a lavorare nelle stesse condizioni, ma con un tipo di contratto e diritti personali e professionali diversi.

Fiduciosi in una vostra cortese risposta, cogliamo l’occasione per porgervi cordiali saluti ed augurarvi buon lavoro.

 

Medici di EST-118/ Pronto Soccorso Usl Umbria 1 , Usl Umbria 2 , AO di Perugia e AO di Terni

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