Medicina dello sport e dermatologia: Terni protagonista

Successo per il convegno online diretto dai professori Manuela Papini e Gaetano Vaudo del ‘Santa Maria’

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Manuela Papini

Successo per il convegno nazionale online intitolato ‘La dermatologia e la medicina dello sport si incontrano’, organizzato dalla professoressa Manuela Papini (direttore della clinica dermatologica dell’ospedale di Terni) e dal professor Gaetano Vaudo (direttore della medicina interna dell’ospedale di Terni e della scuola di specializzazione in medicina dello sport). Originariamente pensato per una partecipazione in presenza, il convegno è stato poi riconvertito ad evento in streaming a causa della regole imposte dalla pandemia Covid-19. Scopo dell’evento era quello di mettere in comune le esperienze di due mondi diversi, la dermatologia e la medicina sportiva, con la finalità di promuovere la conoscenza delle patologie dermatologiche che interessano i praticanti delle varie attività sportive, agonistiche e non, e di individuare i relativi percorsi di prevenzione e cura. Altro obiettivo era quello di approfondire le conoscenze delle problematiche internistiche (in particolare cardio-vascolari e metaboliche) correlate con l’attività sportiva nei pazienti portatori di particolari dermopatie, quali ad esempio la psoriasi.

Gaetano Vaudo

Successo inatteso

L’interesse interdisciplinare unito all’originalità delle tematiche dibattute da relatori intervenuti dalle più importanti sedi universitarie e ospedaliere italiane, ha richiamato sulla due giorni ternana un’attenzione inaspettata, con adesioni che hanno raggiunto medie di circa 150 partecipanti per ogni sessione. Molto apprezzate sono state anche le interviste sul vissuto del periodo di lockdown a sportivi professionisti e a campioni come Alessio Foconi, il noto schermidore ternano, detentore della coppa del mondo di fioretto. La professoressa Papini e il professor Vaudo, presidenti del congresso, nel ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita, si sono ripromessi di consolidare l’evento ripetendolo l’anno prossimo con nuovi accattivanti contenuti, auspicando anche la possibilità di svolgerlo in presenza, se le condizioni epidemiologiche lo permetteranno.

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