Mobbing Tevere-Nera, prosciolto il Consorzio di Bonifica

Terni – Il giudice del lavoro ha respinto le richieste avanzate da un lavoratore che sosteneva di essere stato mobbizzato con conseguenti danni per 500 mila euro

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A distanza di poco più di cinque anni, si è conclusa la causa di lavoro per mobbing intentata da un dipendente del Consorzio Tevere Nera contro l’ente datoriale, con il rigetto della domanda poiché totalmente infondata. L’uomo, che oggi ha 55 anni, aveva convenuto in giudizio il Consorzio Tevere-Nera attraverso un dettagliato ricorso depositato di fronte al tribunale del lavoro di Terni, accusando l’ente consortile di aver posto in essere una serie di condotte mobbizzanti nei suoi confronti a seguito delle quali lo stesso avrebbe subito un’invalidità permanente quantificata, nel ricorso introduttivo, nel 25%. In ragione di ciò chiedeva al tribunale di accertare la sussistenza di una condotta vessatoria, discriminatoria e mobbizzante posta in essere da parte del Consorzio di Bonifica Tevere-Nera nei suoi confronti, condannando l’ente al risarcimento di tutti i danni – patrimoniali e non patrimoniali – nella misura di 500 mila euro.

La sentenza

Il Consorzio, difeso dagli avvocati Andrea Andreini e Roberto Spoldi, aveva negato ogni addebito, depositando una copiosa memoria difensiva con la quale evidenziava l’infondatezza di quanto denunciato dal dipendente, documentando con precisione la pretestuosità e la non corrispondenza alla realtà dei fatti. Dopo una lunga istruttoria, il tribunale ha certificato l’infondatezza delle domande del lavoratore e la non corrispondenza al vero di quanto dedotto nel ricorso introduttivo. Si legge nella sentenza, tra l’altro, che «all’esito dell’istruttoria svolta non è emerso alcun demansionamento del ricorrente, né dequalificazione professionale, ovvero comportamenti persecutori attuati nei suoi confronti. Non è emersa, pertanto, alcuna condotta contra legem e/o mobbizzante tenuta dal Consorzio né, di conseguenza, alcun danno biologico in capo al ricorrente per i fatti per cui è processo».

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