Tutto pronto per il racconto-spettacolo ‘Scrivere di Dio. Tommaso D’Aquino’, evento culturale e spirituale che si terrĂ sabato 9 novembre alle 21 nel Duomo di Orvieto. L’appuntamento, organizzato dal Festival di Arte e Fede, è parte e culmine delle celebrazioni avvenute nel 2024 in tutto il mondo per i 750 anni dalla morte di San Tommaso D’Aquino, che fu cittadino orvietano e a cui la cittĂ di Orvieto e le sue istituzioni vogliono rendere omaggio. La scelta della Cattedrale come luogo per l’evento non è casuale: San Tommaso D’Aquino, infatti, soggiornĂ² nel convento domenicano tra il 1261 e il 1265, periodo durante il quale scrisse l’Ufficio del Corpus Domini su incarico di Papa Urbano IV, a seguito del miracolo eucaristico di Bolsena del 1263 e dell’istituzione della festa del Corpus Domini nel 1264. Il racconto ‘Scrivere di Dio’, scritto e interpretato da Guido Barlozzetti, è pensato per guidare il pubblico in una riflessione sui temi centrali del pensiero di San Tommaso, in uno spettacolo che fonde parole, immagini e suoni per evocare la vita e la filosofia del grande teologo domenicano.
«Un’opera che porta alla luce la profonditĂ di un pensiero che si muove tra fede, preghiera, contemplazione e ragione», spiega Barlozzetti. Nel quadro del Festival di Arte e Fede, il racconto teatrale di e con Barlozzetti, dĂ voce all’autorevolezza di Tommaso d’Aquino, nato 800 anni fa e morto nel 1274, «che ha portato il pensiero al limite estremo oltre il quale non puĂ² andare sulla linea di confine tra fede e ragione. Il campo della ragione e quello della fede restano distinti, ma non sono distanti: la ragione è un varco per la fede la quale, a sua volta, parla alla ragione e l’aiuta a essere se stessa», il commento di monsignor Gualtiero Sigismondi, vescovo della Diocesi di Orvieto-Todi. Il direttore artistico del Festival, Alessandro Lardani, sottolinea il sostegno degli enti coinvolti per realizzare un progetto «che punta a condividere la storia e l’arte di Orvieto come patrimonio universale, in vista anche del Giubileo 2025. Oltre all’aspetto narrativo, l’evento sarĂ arricchito dal contributo artistico di Massimo Achilli, che ha curato il progetto fotografico e da quello del contrabbassista Enzo Pietropaoli, che con la sua colonna sonora darĂ vita a un’ambientazione musicale in armonia con i temi dello spettacolo, insieme all’artista visiva Silvia Spacca, le cui proiezioni animeranno la rappresentazione con elementi grafici». La serata sarĂ ad ingresso libero.