Stadio Curi, passa la linea del ‘ritocco’

Impianto tutto coperto, con almeno 20mila posti, per ospitare competizioni internazionali, attenzione alle aree commerciali e box per gli sponsor. La riunione con Cdp e Credito Sportivo

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Che qualcosa stesse accadendo, lo si era capito dal fatto che negli ultimi due mesi gli incontri si erano fatti più frequenti, nonostante, con la squadra in serie C, quello dello stadio non sembrasse una priorità assoluta. Invece, dopo che i giornalisti hanno intercettato Massimiliano Santopadre, presidente del Perugia, e il suo vice Stefano Cruciani, entrare di soppiatto negli uffici comunali, si è intuito che si stava entrando nel vivo.

Santopadre e Cruciani in Comune

Riunione a Palazzo Grossi

Ad attenderli, nella sede di Palazzo Grossi, c’erano l’assessore Clara Pastorelli e il sindaco Andrea Romizi. L’intenzione dell’amministrazione – scrive UmbriaTv – è infatti di calare la struttura nella realtà della città e che possa assicurare al Perugia Calcio la possibilità di partecipare a tutte le competizioni sportive, ospitando anche le partite della nazionale maggiore, pur diminuendo la capienza a circa 20mila posti, secondo gli standard moderni. Il progetto avrà anche un confronto con i tifosi e con la città e segue un protocollo con la stessa Cassa Depositi e Prestiti per procedere ad una complessiva riqualificazione dello stadio e dell’area sportiva di Pian di Massiano. Ma non solo. Non a caso alla riunione c’era pure Andrea Abodi presidente di B Futura, società di scopo della Lega B dedicata allo sviluppo infrastrutturale,.

Abodi al tavolo della riunione con il progetto

Stadio coperto

Che il nuovo stadio Curi rinascerà sulle ceneri del vecchio stadio Curi e non sarà ricostruito accanto a quello attuale (ipotesi che pure era circolata; ndr) lo confermano anche i quotidiani. Al momento, l’unico progetto uscito fuori, ormai oltre tre anni fa, è quello con le torri, stile Marassi di Genova. Ma non è detto sarà questa la soluzione definitiva. L’investimento si aggira sui 30 milioni. Stando a quanto trapela, sarà comunque tutto coperto. E con box per gli sponsor, tipo football americano. E ovviamente massima attenzione allo sfruttamento degli spazi con finalità commerciali. Non è escluso (questo è un vecchio pallino di Santopadre), che lì finiscano anche i convitti delle giovanili. Si chiamerà sempre ‘Renato Curi’, off course. Tifosi e società civile non ammetterebbero alcun cambiamento.

Il Baiocco d’oro al presidente di CDP

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