Diciassette cani maltrattati in una struttura in zona Tavernelle, a Panicale. A trovarli sono stati i carabinieri forestali di Città della Pieve in seguito ad un accertamento. C’è il sequestro.
I militari, congiuntamente al servizio veterinario della Usl Umbria 1, effettuavano un controllo finalizzato a verificare l’ottemperanza ad un provvedimento per la tutela ed il benessere animale emesso dallo stesso servizio Usl Umbria. «Ad ottobre, nel primo controllo effettuato dai militari, viste le condizioni di detezione dei 17 cani, al proprietario, un 60enne residente a Panicale, era stato contestato il reato di detenzione di animali in condizioni incompatibili – viene specificato – con la loro natura in quanto gli animali, anche se nutriti regolarmente, erano detenuti in box fatiscenti non puliti da molto tempo, con grandi quantitativi di escrementi a terra, privi di cucce per il riparo, abbeveratoi sporchi con acqua stagnante, ciotole per il cibo sporche anche di escrementi degli stessi animali. Nelle pertinenze dei ricoveri degli animali uno stato di degrado totale, con rifiuti accumulati di vario genere, legno, ferro, plastica, sacchi vuoti di mangime accumulati e presenza di ratti, rinvenuti anche morti e in avanzato stato di decomposizione in alcune trappole».
La Usl ha quindi emesso un provvedimento prescrittivo per la tutela ed il benessere animale con termine temporale di 10 giorni per adeguare alla normativa vigente i ricoveri e migliorare lo stato di detenzione generale degli animali. «Scaduti i termini, i militari con il servizio veterinario della Usl Umbria 1, hanno constatato il perdurare delle condizioni irregolari di detenzione dei cani e una volta allertato il pm di turno tutti i cani, 10 esemplari adulti e 7 cuccioli fra segugi francesi a pelo ruvido e segugi italiani, sono stati posti sotto sequestro penale ed al proprietario è stato contestato anche il reato di maltrattamento animale e la mancata ottemperanza al provvedimento ordinativo del servizio veterinario Usl».
Gli animali sono stati allontanati e trasportati al canile municipale pubblico, sezione rifugio Enpa di Ponte San Giovanni (Perugia). Ora sono in ampi recenti, puliti e con cucce adeguate.