Pendolari alla Regione: «Ci state ignorando»

L’altolà: «Non fate pasticci sul nuovo contratto di servizio per il trasporto pubblico»

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Le riunioni sarebbero state due «l’ultima il 1. Aprile – denuncia il coordinamento dei comitati dei pendolari umbri – ma la Regione Umbria, che ha convocato la consulta degli utenti e consumatori non ha ritenuto opportuno invitare anche noi. Tanto che, alla fine, della bozza del nuovo contratto di servizio per il trasporto pubblico ferroviario di interesse locale e regionale, tra Regione Umbria e Trenitalia, scaduto il 31 dicembre ed ora in proroga, non c’è traccia».

I documenti Al coordinamento, invece, risulterebbe, «che siano state presentate solo le bozze delle carte dei servizi di Trenitalia e Umbria Mobilità oggi BusItalia, che sono, però, consequenziali alla sottoscrizione ed entrata in vigore dei relativi contratti di servizio. Tutto ciò, mentre altre Regioni hanno portato avanti da tempo le trattative con Trenitalia e talune avrebbero già sottoscritto i loro contratti di servizio, non ultima, in questi giorni, il Lazio».

Il piano regionale Il coordinamento, «a nome dei comitati pendolari umbri, ha posto il problema del rinnovo ben prima della scadenza naturale, essendo il trasporto ferroviario un cardine non solo per la mobilità interna, ma ancor di più per la media distanza interregionale. Non comprendiamo, quindi – è l’accusa – il modus operandi e la scelta politica sui trasporti intrapresa dalle istituzioni regionali, tant’è che ci risulta non ancora approvato il piano regionale dei trasporti».

Il dubbio Poi i pendolari vanno al sodo: «Non vorremmo che, essendo giunti sotto scadenza elettorale, venisse rinnovato e sottoscritto un contratto senza che siano state valutate ed apportate le necessarie migliorie, a fronte delle esperienze precedenti. Nello stesso tempo ribadiamo quanto mai sia importante ed impellente un accordo quadro, in contemporanea al suddetto contratto di servizio, con il gestore della rete nazionale».

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