Pendolari bloccati a Foligno al gelo e sotto la pioggia

Odissea per 60 viaggiatori che lunedì sera sono scesi per prendere i bus sostitutivi: «Nessuno ad attenderci. Salvati da due ‘angeli’»

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di Fra.Tor.

«Circa un’ora al freddo, sotto la pioggia e senza avere la possibilità di parlare con qualcuno e avere un minimo di aiuto o informazione». A raccontare la disavventura avvenuta lunedì sera alla stazione ferroviaria di Foligno è Domenico, che lo stesso pomeriggio, alle 15.30, aveva preso un treno da Forlì – dove vive e lavora – per tornare alla sua residenza e dalla sua famiglia a Terni.

Un mezzo alternativo a Foligno

«Quando lunedì mattina ho acquistato il biglietto del treno (Forlì-Roma Termini con scalo a Falconara Marittima, ndR) per andare a Terni – racconta Domenico – mi hanno avvertito che alla stazione di Foligno sarei dovuto scendere e prendere un mezzo alternativo, perché la tratta ferroviaria è momentaneamente chiusa a seguito della frana avvenuta il 7 gennaio fra Terni e Spoleto, poco prima di Giuncano in Valserra. Mi hanno assicurato, però, che avrei trovato un autobus con la scritta Trenitalia che mi avrebbe portato fino a Terni. Alle 17 ho fatto scalo a Falconara Marittima e per sicurezza, salendo sul treno che mi avrebbe lasciato a Foligno, ho richiesto conferma del mezzo alternativo e anche in quell’occasione sono stato rassicurato».

L’amara scoperta

Arrivati a Foligno alle 20.55, Domenico e altri 60 passeggeri (diretti un po’ a Terni e un po’ a Roma Termini) fanno l’amara scoperta: «Non c’era nessun autobus ad attenderci per condurci a Terni. Diluviava ed era freddissimo e noi eravamo lì fermi ad attendere chissà cosa, senza vedere nessuno a cui poter chiedere informazioni. Dopo mezz’ora arriva un autobus proveniente da Spoleto, ma l’autista ci dice che è a fine turno e che non è quello l’autobus per noi. Dopo altri 20 minuti arriva un altro autobus, questa volta proveniente da Terni, ma anche in questo caso l’autista ci dice di essere a fine turno. Un incubo, che durava ormai da circa un’ora, sembrava non avere fine».

Due angeli

«Solo il buon cuore dei due autisti, che nel frattempo cercavano di darci quelle poche informazioni di cui erano al corrente, ci ha salvati dal gelo di ieri sera. Un autista ha telefonato alla stazione di Terni per fermare il treno diretto a Roma Termini e attendere alcuni passeggeri che erano con me, e l’altro autista, dopo aver telefonato non sappiamo bene a chi, ci ha fatto salire sul suo autobus e ci ha portati a Terni, dove siamo arrivati alle 23.15. Vorrei fare, ironicamente, i complimenti a Trenitalia per la mala organizzazione, ma più di tutto vorrei ringraziare i due angeli di autisti che hanno lavorato fuori turno per noi, garantendoci di tornare a casa».

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