Perugia, corsa contro il tempo per le pratiche per il Superbonus

Le richieste aumentano al ritmo di 300 al mese. Un piano di straordinari per smaltirle. Allarme di Cna e dei consiglieri di minoranza

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«Anche stavolta – denuncia Cna – la burocrazia si sta rivelando, di fatto, come un autentico tappo allo sviluppo e alla crescita»: il riferimento è alle lentezze nell’evasione alle richieste dei cittadini. Più specifico il consigliere Zuccherini: «Nei comuni, in particolare a Perugia, si riscontra una grande difficoltà nello smaltire le pratiche di richiesta di accesso agli atti, finalizzate all’acquisizione della certificazione di conformità urbanistica». Nel capoluogo stanno pensando a un piano straordinario per evadere gli atti. Lo ha presentato il consigliere Cesaro.

Cna un accordo regionale per il Superbonus

«In una fase delicata come questa, sia dal punto di vista sanitario che da quello economico e sociale, bisogna lavorare assieme affinché si possano cogliere tutte le opportunità previste dalle misure nazionali ed europee. Magari sottoscrivendo un accordo regionale sulla semplificazione amministrativa che ne faciliti l’utilizzo, a cominciare dal superbonus 110%», ha dichiarato Renato Cesca, presidente regionale di Cna.

Procedure semplificate

«Per cominciare -propone Cna – si potrebbero individuare velocemente procedure semplificate e preferenziali per l’accesso agli atti per la realizzazione dei lavori connessi al superbonus 110% e a gli altri incentivi in materia di adeguamento sismico ed energetico. L’occasione di queste misure è così preziosa per ridare fiato all’economia e ammodernare il patrimonio immobiliare che non possiamo permetterci di farla fallire per colpa di procedure lunghe e tortuose che, va detto, sono rese ancora più difficili dal fatto che moltissimi addetti delle pubbliche amministrazioni si trovano in regime di smart working».

Innovazione tecnologica

«In questo scenario – continua Cesca – abbiamo appreso dai mass media che tra i 654 grandi progetti presentati dalla Regione Umbria al Governo in vista del Recovery plan, ce n’è anche uno per sviluppare un software per le procedure di competenza degli sportelli unici per le attività produttive (Suape) presenti in molti Comuni, sebbene il più delle volte lo siano solo sulla carta. Non essendoci mai stato un confronto in materia, ci chiediamo perché non sia possibile, nell’immediato, usare gli strumenti che il sistema delle Camere di commercio, attraverso Unioncamere nazionale, potrebbe mettere a disposizione della Regione e dei Comuni per l’ammodernamento dei Suape come già fatto con successo e ormai da qualche anno in altre regioni, ad esempio il Veneto.

«Cambiare anche le norme»

«Inoltre – incalza il presidente – dovrebbero essere riviste anche le norme regionali sulle emissioni in atmosfera a carattere generale, che necessitano di una revisione e adeguamento sotto numerosi aspetti tecnici e formali. Allo stesso modo andrebbero concordate norme e procedure veloci e snelle per procedere agli ampliamenti di laboratori e capannoni delle imprese che, nonostante la pandemia, stanno comunque crescendo. L’ideale sarebbe poter avere in tempi brevi Suape che funzionino nello stesso modo in tutti i Comuni prevedendo a supporto anche un massiccio programma di formazione del personale addetto agli sportelli – per poi arrivare a regolamenti comunali standard, facilitando così la vita di cittadini, imprese e professionisti».

L’atto in commissione

«Non possiamo permetterci di perdere questo treno – incalza Zuccherini (Pd) – eppure i ritardi del comune di Perugia potrebbero causare un pericoloso imbuto che potrebbe compromettere questa interessante iniziativa. Per questo come gruppi di centro sinistra – abbiamo presentato un atto, che mi auguro tratteremo presto in commissione, nel quale avanziamo alcune proposte per superare le difficoltà. Chiediamo di dare estrema priorità a queste pratiche in questa fase di sovraccarico di richieste, di aumentare l’organico con mobilità interne e messe a disposizione, di intercettare le risorse previste dalla legge finanziaria per l’anno 2021 per l’assunzione a tempo determinato del personale da impegnare per velocizzare le pratiche del super sisma ed eco bonus».

Cesaro: «Straordinari per recuperare il ritardo»

Quasi contestualmente agli allarmi di Cna e Pd, il Comune di Perugia – ammettendo il problema – ha reso noto un piano di azione, illustrato dal consigliere delegato Michele Cesaro (Fi), che ha presentato al sindaco Romizi, all’assessore all’urbanistica Scoccia e al dirigente dell’area De Micheli un progetto dettagliato con una possibile soluzione al problema dei ritardi nell’accesso agli atti: «La proposta  consiste nel prevedere che l’attività necessaria sia svolta dai tecnici comunali in orario straordinario (ipotizzati tre pomeriggi ed eventualmente il sabato mattina). Solo così si potrà recuperare il ritardo accumulato e dare ai professionisti e ai cittadini l’opportunità di utilizzare i bonus in maniera concreta, a vantaggio dell’economia dell’intera città».

Il piano per digitalizzare gli atti del comune

Le pratiche ancora da evadere risultano essere 500 per il 2020 e aumentano al ritmo di circa 300 al mese mentre se ne smaltiscono meno di duecento al mese. E quindi il ritardo aumenta ogni settimana di più. Il ‘piano Cesaro’ punta a recuperarne cento al mese (quindi smaltendone 400 ogni trenta giorni) in modo da rimettersi in pari nel giro di 5-6 mesi. Per farlo, si chiederà ad una ventina di impiegati di lavorare ore straordinarie a rotazione: archivisti, addetti alla ricerca delle pratiche e operatori per la digitalizzazione dei documenti.

«Non possiamo attendere nuove assunzioni – dice Cesaro – non c’è tempo, la questione va risolta prima possibile e l’attività amministrativa non può diventare motivo di stallo a discapito dei cittadini. Solo così si potrà dare rilancio all’economia cittadina e al decoro di Perugia».

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