di Rosaria Parrilla
Ponte San Giovanni avrà un ufficio unico, in una singola struttura di proprietà del Comune di Perugia, in cui confluiranno tutti gli uffici locali attuali (compresa la biblioteca e la polizia municipale), per un risparmio di un migliaio di euro l’anno, costo attuale degli affitti. È la proposta dell’amministrazione comunale e di cui si parlerà lunedì prossimo, durante il consiglio grande, che si terrà proprio nel quartiere.
Risorse In questa ottica ragiona la giunta regionale: razionalizzare le spese superflue per investire. Nessun allarmismo, dunque, anche se il problema della mancanza di risorse pubbliche rimane. Il governo ha tagliato 18 milioni di euro ed è necessario recuperarli in qualche modo. Iniziando dalla riorganizzazione della macchina comunale, partendo proprio dagli uffici pubblici e non solo di quelli presenti in città . Con l’ipotesi dell’ufficio unico a Ponte San Giovanni, fanno sapere, è vero che si spenderanno soldi per la sua costruzione, ma nel corso degli anni sarà un investimento che permetterà di risparmiare sugli affitti.
Coinvolgere i cittadini L’amministrazione comunale ha intenzione di coinvolgere sulle varie questioni importanti tutta la comunità . Anche per quanto riguarda la razionalizzazione delle spese. E guai a parlare di tagli lineari come spesso si dice. Non è l’espressione giusta, sottolineano. L’obiettivo è una spending review che punti a smuovere l’economia. Ecco perché la giunta ha iniziato a trasferire i vari uffici comunali, compresi quelli del personale, da via Scarlatti a Palazzo dei Priori ed in altre sedi di proprietà del Comune, che porterà ad un risparmio totale di 625mila euro l’anno. E poi si spera in quei circa 7 milioni di euro del fondo di solidarietà del governo che dovrebbero arrivare e per cui l’Anci in prima fila si sta battendo.
Rassicurazioni Da Palazzo dei Priori, dunque, si vuole tranquillizzare sulle voci circolate a proposito di servizi ai cittadini che verrebbero a mancare. Sicuramente qualche sforbiciata ci sarà , ma a quelle voci superflue delle quali si può fare a meno, sottolineano, ma non saranno scelte imposte a tavolino. Si coinvolgerà il Consiglio comunale. A questo mira anche la relazione dell’assessore Francesco Calabrese che ha cercato di fare il quadro completo della situazione. Settanta pagine in cui ogni settore è stato vivisezionato.
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