Perugia, parla Goretti: «Un ottimo mercato»

Il direttore dell’area tecnica si promuove per la sessione invernale: «Raggiunti gli obiettivi compatibilmente con la situazione»

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Articolo in aggiornamento

Il direttore dell’area tecnica del Perugia Roberto Goretti fa un bilancio del calciomercato invernale, parlando in conferenza stampa.

«C’era la possibilità di spostare pochi giocatori di una certa importanza, pochi giocatori che avrebbero potuto cambiare le sorti delle squadre. Con l’avvento delle liste con numero di giocatori fissi ha secondo me oramai avuto il suo effetto, quello di limitare e razionalizzare il numero dei giocatori in serie A e questo limita gli spostamenti dalla A verso la B».

«Volevamo mettere a disposizione dell’allenatore un difensore centrale, per sopperire alle necessità che si erano create alla fine del girone d’andata: l’unica pista che sembrava percorribile era quella di Sierralta, pista che poi non si è concretizzata perché il giocatore è andato all’Empoli; in alternativa, nel mercato degli svincolati, l’unico che mi piaceva era Rajkovic. E lo abbiamo preso».

«A centrocampo la richiesta del mister era di avere un giocatore di esperienza, che avesse magari caratteristiche diverse rispetto a Carraro e Konate. Sono convinto che Greco sia un ottimo giocatore che si integrerà velocemente. Poi sulla fascia destra abbiamo preso un giocatore come Benzar, che pensiamo se la possa giocare con Mazzocchi con caratteristiche leggermente diverse.

«Siamo vicini a chiudere l’uscita di Balic, forse anche un altro calciatore. Sicuramente mister Cosmi si troverà a gestire una rosa più larga del dovuto, ma lui ha l’esperienza necessaria per farlo. Ci metterà forse più tempo per inquadrare una squadra tipo ma sono fiducioso».

«Il mercato invernale, così com’è concepito ora, dal punto di vista sportivo così non ha senso. Serve solo alle tv e ai giornali. E comunque lo terrei chiuso durante la fase agonistica. Non ci vuole un genio per capirlo. C’è un’isteria collettiva nelle società che agiscono d’impulso quando i risultati vanno male, quindi tutto viene inficiato».

«Nel complesso, sono soddisfatto per le cinque partite disputate nel 2020 e per quanto fatto finora, tenuto conto di tutto… ma ribadisco che per me non andare in serie A è un fallimento: io ho fallito negli ultimi anni anche se siamo sempre andati ai playoff».

«Cosmi ci ha conquistato con il suo carisma e il suo pensiero che penso piano piano conquisterà tutti. Credo che il mister possa essere una pietra su cui costruttive il nuovo progetto tecnico, se riuscirà a trasmettere la sua idea basata su concetti e coraggio potremo avere una base di successo lunga. Sarà importante sostenerlo: dobbiamo seguirlo e avere fiducia. La scorsa settimana la defezione più importante è stata la sua, causa influenza».

«Con il Frosinone c’è rivalità e stima, con Nesta ci siamo sentiti poco: da parte mia c’è una grande stima per l’uomo per la sua onestà, sicuramente allena una squadra importante e sarà una partita complicata per noi e per loro».

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