di Giovanni Cardarello
L’inopinata sconfitta interna contro l’Entella, rallenta di nuovo la rincorsa del Perugia alle zone più nobili del girone B della serie C 2024/2025. Ma non è questa la nube più fosca che si addensa all’orizzonte per i tifosi e gli appassionati del Grifo.
La nube più densa si palese sotto forma di post sulla pagina della seguita trasmissione televisiva ‘Un Venerdì da Grifoni‘. Ed è una nuba da far tremare le vene ai polsi e che squarcia il velo sulla lunghissima trattativa per la cessione del Perugia da Santopadre a Faroni e, soprattutto, sulla reale consistenza di chi attualmente gestisce il club. Riportiamo tutti i dettagli.
Perugia Calcio, Faroni si presenta: «Mettere in sicurezza il club»
«Sono settimane – si legge sulla pagina di ‘Un Venerdì da Grifoni‘ – che riflettiamo se pubblicare oppure non pubblicare parecchie notizie di cui siamo venuti a conoscenza. Ma dopo i continui ed insopportabili silenzi della società , dopo l’ennesima sconfitta casalinga e dopo l’ennesima mancanza di decisioni sull’aspetto tecnico da parte di questa proprietà che dal suo arrivo non ha inviato nessun segnale di discontinuità con la precedente mediocre gestione santopadriana, ci vediamo costretti a chiedere chiarimenti, anche e sopratutto per capire perché Javier Faroni ha acquistato il Perugia Calcio».
E ancora: «Immaginiamo che un osservatore esterno ci abbia lasciati a luglio ed arrivasse oggi. Questo osservatore esterno non si renderebbe neppure conto che si è insediata una nuova società . Infatti questo osservatore esterno troverebbe un organigramma invariato: lo stesso inesperto direttore sportivo, la stessa scadente guida tecnica e gli stessi insufficienti uomini della gestione precedente».
E qui si entra nel vivo dei dubbi e dei temi riscontrati: «In questo quadro desolato, un solo nome è cambiato e si tratta del direttore generale, Hernan Garcia Borras, e su almeno su di lui la società dovrebbe fare chiarezza perché cercando informazioni per commentare l’arrivo dei nuovi proprietari e dei nuovi dirigenti del Perugia Calcio, ci siamo imbattuti in una notizia che sembrerebbe essere abbastanza preoccupante e che richiederebbe almeno delle chiarificazioni, per sgombrare il campo da eventuali equivoci».
«Hernan Garcia Borras, nuovo direttore generale del Perugia Calcio, nella sua carriera lavorativa è stato, da quanto si saprebbe, socio di un’impresa finanziaria argentina, insieme a Juan Martin Molinari che abbiamo imparato a conoscere anche a Perugia, in quanto amministratore della società britannica SAIA Investement LTD. Poi, abbastanza repentinamente, a settembre del 2020 Borras ha spostato la sua attività a Guadalajara, una cittadina di circa 90 mila abitanti nella parte orientale dell’area metropolitana di Madrid, diventando, a settembre 2020, prima direttore della locale squadra di calcio, il Club Deportivo Guadalajara, venendo poi promosso direttore esecutivo nel successivo mese di ottobre del 2020. Hernan Garcia Borras ha mantenuto tale carica sino a giugno del 2024, come si evince dal suo profilo Linkedin».
«Il Deportivo Guadalajara è una piccola squadra di calcio che milita nella Segunda Division RFEF che corrisponde all’incirca alla nostra serie D. La squadra è balzata agli ‘onori’ della cronaca non per meriti sportivi ma solo perché il 29 dicembre del 2023, il giornale spagnolo El Espanol ha riportato in un pezzo la situazione davvero particolare della squadra». Particolarmente delicato questo passaggio: «Ci limitiamo a riportare l’articolo in questione, nella speranza che ci siano forniti chiarimenti tali da sgombrare il campo da tutti gli equivoci possibili, visto l’argomento particolarmente delicato di cui il pezzo giornalistico si occupa».
Qui di seguito l’articolo di El Espanol del 29 dicembre 2023, già tradotto. (https://www.elespanol.com/deportes/futbol/20231229/desarticulan-argentina-red-narcotrafico-compro-equipo-futbol-espana/820918258_0.html). «Smantellata in Argentina una rete di narcotrafficanti che aveva comprato una squadra di calcio in Spagna. La banda, accusata anche di riciclaggio di denaro, ha persino preso il controllo del Club Deportivo Guadalajara, una società che milita nella seconda divisione della RFEF – Il calcio spagnolo minore continua a essere uno scenario molto attraente per gruppi di investimento poco raccomandabili. Queste presunte ‘linee di vita’ trovano nelle categorie inferiori, un luogo imbattibile per sviluppare i loro affari e, a volte, per commettere irregolarità legate a questioni oscure come il traffico di droga e il riciclaggio di denaro. L’ultima vittima è stata il Club Deportivo Guadalajara. Venerdì scorso, la polizia federale argentina ha smantellato una rete di riciclaggio di denaro legata al traffico di droga e che estendeva i suoi tentacoli in altri Paesi come Brasile e Spagna, dove questa organizzazione ha approfittato della situazione per prendere il controllo del club di Guadalajara. Questa banda di narcotrafficanti era guidata da ‘Mameluco’ Villalba, a capo di una delle più estese reti dedicate allo spaccio di stupefacenti nell’area metropolitana di Buenos Aires. Villalba è attualmente in carcere per scontare una condanna a 27 anni nel carcere di Ezeiza, ma questo non gli ha impedito di condurre una serie di azioni, tra cui l’acquisizione del Guadalajara. Anche i figli e i parenti stretti di ‘Mameluco’ Villalba erano coinvolti in questo schema di traffico di droga e riciclaggio di denaro. Il caso è ancora segreto, ma la Polizia Federale ha fornito informazioni sufficienti per conoscere alcune delle operazioni di questa banda criminale. La famiglia Villalba ha persino finanziato, attraverso un gruppo immobiliare, l’acquisto del Club Deportivo Guadalajara, un’operazione che li ha aiutati a fare un ulteriore passo avanti nel riciclaggio di denaro. Tuttavia, le autorità hanno riferito che questa squadra, che gioca nella seconda divisione RFEF e che solo pochi anni fa era nel calcio professionistico, non era il loro canale principale per questa attività di riciclaggio di denaro. Il CD Guadalajara non è stata l’unica organizzazione che ha toccato il calcio spagnolo per le sue operazioni di riciclaggio di denaro, ma la banda ha anche preso il controllo di un’agenzia di rappresentanza sportiva. Attraverso entrambe le società , il gruppo immobiliare si sarebbe impegnato nell’espulsione e nel riciclaggio di denaro attraverso la compravendita di giocatori di calcio, tra cui il figlio di uno dei soci fondatori della società di costruzioni, come confermato dalla polizia federale argentina. La banda della droga avrebbe finanziato il gruppo immobiliare che ha acquistato Guadalajara e l’agenzia di rappresentanza dei calciatori. In seguito, la società immobiliare ha investito in edifici e quartieri privati sia in Argentina che in Brasile attraverso una casa di cambio illegale nota in Argentina come ‘cueva’. Inoltre, i Villalba utilizzavano due società finanziarie illegali a Buenos Aires e gestivano un’attività di compravendita di veicoli, che utilizzavano anche per effettuare movimenti illegali di droga».
«Questo l’articolo in questione – sottolinea il post – che assume una grande importanza nel momento in cui Hernan Garcia Borras è diventato direttore generale del Perugia Calcio. Queste sono le notizie di stampa che teniamo a chiarire, noi ci siamo esclusivamente limitati a riportare, nella speranza che i diretti interessati riescano a fornire i necessari chiarimenti, tali da sgombrare qualsiasi minimo dubbio. In cuor nostro siamo sicuri che questo avverrà . Perugia – conclude il post Facebook – non solo quella sportiva, merita di conoscere la verità e una società che almeno stavolta si faccia sentire anche per sgombrare i dubbi di coloro e sono ogni giorno di più che esprimono perplessità su tutta l’operazione Faroni-Santopadre».