È l’Umbria la regione scelta per la fase conclusiva dei lavori – due giorni – della sessione congiunta del comitato per il piano strategico nazionale del turismo. «Onorati di ospitarla», ha commentato il vice presidente della Regione Fabio Paparelli aprendo i lavori del comitato sabato mattina.
Competitività del settore Presenti il direttore generale Francesco Palumbo, il dirigente per le politiche del turismo Francesco Tapinassi del Mibact, il direttore esecutivo di Enit Giovanni Bastianelli e i rappresentanti delle Regioni Veneto, Puglia e Piemonte, della Conferenza delle Regioni, di Federturismo, Confcommercio, Assoturismo, Confesercenti, Federalberghi, della FiPe. «Sono convinto – le parole di Paparelli – che attraverso il lavoro portato avanti dal comitato si arriverà alla stesura di un piano realmente capace di accrescere la competitività del settore turistico grazie ad una cornice unitaria in cui tutti gli operatori del settore potranno muoversi in modo coerente, migliorando le politiche sia dal lato della domanda che da quello dell’offerta. La definizione di un piano strategico del turismo ha infatti previsto per la prima volta l’adozione, a livello nazionale, di un metodo aperto e partecipativo elaborato d’intesa tra istituzioni pubbliche, operatori di settore, stakeholders e coordinato dalla Direzione generale turismo del Ministero».
Quadro di riferimento Nel definire la visione del piano – ha aggiunto Paparelli – «il governo ha messo al centro delle politiche nazionali il sistema e l’economia del turismo, fissando chiari orientamenti per produrre innovazione e competitività, moltiplicare l’impatto economico del settore e integrare nelle politiche turistiche il tema della valorizzazione territoriale, ambientale e culturale. Il piano si offre come quadro di riferimento per dare strumenti utili a migliorare le politiche di settore e superarne l’attuale frammentazione, per orientare gli operatori, attraverso specifici strumenti conoscitivi, ad investire ed operare nel turismo tenendo conto dei cambiamenti e delle innovazioni presenti negli scenari internazionali, per comporre e mettere in sinergia le programmazioni regionali in campo turistico, per identificare ed attuare azioni e progetti di valenza interregionale e nazionale, promuovendo per questa via l’offerta turistica complessiva ed accrescendo l’attrattività del nostro Paese».
I lavori L’obiettivo dei due giorni di lavoro conclusivi, ha concluso il vice presidente della Regione, è «di definire il documento per lo sviluppo del settore e di recuperare terreno sul piano dell’innovazione, delle tecnologie digitali, della valorizzazione del patrimonio e del territorio, del rapporto qualità prezzi e del marketing».