Più e meno nascosti: i segnali dell’inciviltà

Terni – Ancora oggi c’è chi non si fa scrupoli a rendere la città più brutta e sporca. Degrado che ha nomi e cognomi

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Uno è un vecchio schermo per computer, che alberga fra vico dei Tintori e largo San Salvatore – nel pieno centro di Terni – da almeno un paio di mesi. L’altro è un televisore, non più moderno, gettato fra la vegetazione di via dell’Argine, a due passi dal fiume Nera. Li abbiamo scelti come esempi di inciviltà, non perché ne manchino o siano più gravi di altri, ma perché dimostrano che la mancanza del minimo senso civico o di amore per il luogo in cui si vive, è purtroppo una costante, a prescindere dalla zona. E l’effetto è lo stesso: degrado avvilente, che non può e non deve passare inosservato. Qualcuno alla fine prima o poi ripulirà, come sempre. Ma stigmatizzare certe condotte, magari anche sanzionarle nella misura in cui si riescano ad individuare i responsabili, è doveroso. Anche per marcare la differenza fra chi non si fa scrupolo a rendere Terni più brutta e sporca, nonostante conferire i rifiuti correttamente non sia davvero faticoso né complicato, e tutti gli altri. Che sono fortunatamente la maggioranza.

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