Quasi 900 mila euro per Aguzzo: «Un’altra promessa mantenuta»

Il sindaco di Stroncone Giuseppe Malvetani: «Il centro abitato, soggetto a grave dissesto idrogeologico, verrà rimesso in sicurezza»

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«Era forse l’impegno più difficile da mantenere tra quelli presi in campagna elettorale. Un problema, quello della frazione di Aguzzo, soggetta a dissesto idrogeologico, noto da decenni e aggravatosi sempre più anno dopo anno. In Comune c’era, da diversi anni, un’idea progettuale, ma in campagna elettorale avevamo riscontrato la rassegnazione degli abitanti: ‘Non si farà mai!’.Uno di quegli impegni non facile da prendere, che fanno tremare i polsi, soprattutto per chi è abituato a mantenerli gli impegni. Dissi che non potevamo garantire che saremmo riusciti a risolverlo, anche perché si trattava di un importo insostenibile per il bilancio del nostro comune, ma che avremmo messo tutto l’impegno possibile per portarlo a termine. Ed oggi, a distanza di meno di due anni da quella promessa, posso dire che questo intervento così delicato e costoso sarà realizzato», scrive così, sulla propria pagina Facebook, il sindaco di Stroncone Giuseppe Malvetani.

I ringraziamenti

«Circa 870 mila euro di lavori per la messa in sicurezza del centro abitato di Aguzzo. Il costo sarà interamente coperto da un finanziamento proveniente da un bando ministeriale a cui con caparbietà abbiamo deciso di partecipare. E a tal proposito un grande grazie, oltre che a tutta la giunta ed ai nostri consiglieri di maggioranza con cui abbiamo condiviso l’intervento, va in particolare all’assessore allo sviluppo economico Alessandro Liorni, a quello ai lavori pubblici Luciano Di Loreto e all’ufficio tecnico del Comune, in particolare ai geometri Marco Macciò (responsabile dell’area) e Andrea Fraschetti. Una soddisfazione enorme per tutti, essere riusciti a portare avanti, nel pieno dell’emergenza pandemica, oltre ai tanti altri progetti, alcuni realizzati altri in fase di avvio, anche questo così importante ed impegnativo. Avanti così, Stroncone riparte davvero».

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