Richiamo a 42 giorni, 70 mila sms con le nuove date

Agende riprogrammate per lo slittamento di Pfizer e Moderna, ma è polemica tra chi non ha ricevuto alcun avviso

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di F.L.

Lo slittamento da 21 a 42 giorni dalla prima dose del richiamo dei vaccini Pfizer e Moderna, deciso nei giorni scorsi dalla Regione Umbria sulla scorta del parere del Cts, sta creando incertezze, e quindi polemiche, in merito alla (mancata, in qualche caso) comunicazione della data dei nuovi appuntamenti. C’è chi mercoledì, non avendo ricevuto il messaggio che annulla la data individuata inizialmente e comunica la nuova, si è presentato ai centri vaccinali convinto di ricevere la seconda dose, ma è stato rispedito a casa. Altri, a ridosso dello stesso richiamo, attendono indicazioni su come comportarsi.

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Nuove notifiche a ridosso dell’appuntamento da annullare

In totale sono circa 70 mila gli umbri coinvolti dallo slittamento del vaccino Pfizer e Moderna e ai quali Umbria Salute – la società che gestisce a livello informatico le prenotazioni – deve inviare il relativo messaggio che notifica la nuova data individuata. Vista la mole (che i sistemi informatici non sono in grado di gestire simultaneamente) le comunicazioni arrivano non in blocco, bensì scaglionate, a ridosso – ma comunque con qualche giorno di anticipo – rispetto alla data da annullare. In ogni caso, il nuovo appuntamento viene fissato precisamente a 42 giorni dalla prima dose, quindi è facilmente individuabile già prima della conferma via sms (che indicherà anche ora e luogo). Quanto agli errori di trasmissione dei messaggi verificatisi fin qui – «casi sporadici», si sottolinea tra chi gestisce il sistema – si tratterebbe di situazioni particolari, come di chi ad esempio, prenotando in farmacia, per diversi motivi potrebbe aver indicato un numero di cellulare non proprio, bensì degli operatori della stessa farmacia.

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Le critiche

«Per chi come me svolge un lavoro autonomo non è corretto che il messaggio di rinvio arrivi a ridosso dell’appuntamento» lamenta una cittadina over 60 che ha il richiamo fissato al momento al 9 giugno. «Ho chiesto indicazioni al punto vaccinale – continua – e mi è stato detto che se non riceverò comunicazioni diverse dovrò comunque recarmi lì quel giorno». Un’altra utente spiega di aver chiamato il numero verde della Regione e che gli operatori le hanno spiegato che «il messaggio arriverà entro il giorno prima, anche se non sempre gli sms vengono recapitati». «Non discuto sul fatto che ci sia questa nuova ordinanza che porta a 42 giorni il richiamo – commenta -, penso solo che debba esserci un’organizzazione tale da avvertire i cittadini in tempo dei cambiamenti».

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Come spostare la data, solo per motivi sanitari

Per chi ha già ricevuto l’sms, qualora, per motivi strettamente sanitari, dovesse esserci l’esigenza di cambiare la data comunicata, la Regione raccomanda di non recarsi di persona nei punti vaccinali. Sul portale https://emergenzacoronavirus.regione.umbria.it è attivo un link appositamente dedicato alla comunicazione della necessità di spostare l’appuntamento.

LE DATE IPOTIZZATE PER LE PRIME DOSI A TUTTI

Lunedì primi sms agli over 50

Intanto da lunedì dovrebbero essere recapitati i primi messaggi che fisseranno le prime vaccinazioni per gli over 50, mentre ci sono ancora circa 3.500 appuntamenti da programmare per gli over 60 che hanno dato la pre-adesione. In questo caso ci sarebbero differenze tra distretti nella disponibilità delle dosi. La mancata fornitura di quelle Janssen – ne erano previste inizialmente 6.300 giovedì – ha invece costretto nelle ultime ore ad annullare – sempre via sms – le relative vaccinazioni già fissate, programmandone di nuove con Pfizer o Moderna.

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