Sangemini tra ‘cassa’ e spettro esuberi. «Vendita unica soluzione»

L’Ugl: «Situazione preoccupante, serve un confronto a tutti i livelli per porre fine al calvario dei lavoratori»

Condividi questo articolo su

dell’Ugl territoriale

La Ugl territoriale si è confrontata con dei lavoratori della Sangemini Acque per fare il punto della situazione e per capire che lo stato in cui versa questo stabilimento è veramente preoccupante. Da giorni non ci sono notizie riguardanti una possibile risoluzione del problema, è come se l’assegnazione di un giudice fosse il rimedio alla vertenza. Secondo i lavoratori si stanno creando i presupposti per una nuova ristrutturazione del personale.

Inoltre, qualche giorno fa, le rsu si sono incontrate con il responsabile del personale di tutto il gruppo Ami con il quale, dopo una lunga trattativa, si è arrivati alla messa in cassa obbligatoria per sei giorni, potendo usufruire di un giorno di ferie ad integrazione del salario. Purtroppo le paure espresse dai lavoratori riguardano gli esuberi che, da informazioni che trapelano, coinvolgeranno Sangemini e Gaudianello. Come Ugl sosteniamo che nelle unità produttive umbre, la ristrutturazione è già stata fatta con la perdita di lavoro e di lavoratori (Fruit), il tutto affidandosi alle istituzioni di allora che purtroppo hanno contribuito ad arrivare all’attuale difficile situazione.

Ora invitiamo l’azienda e le istituzioni locali e nazionali a contribuire ognuno per quanto di competenza a risolvere definitivamente questa difficile vertenza, Una vendita ad oggi è, secondo il nostro giudizio, la soluzione ad una agonia che vede indebolire sempre più sia il mercato specifico che le infrastrutture che hanno bisogno di investimenti nelle manutenzioni e nei revamping per continuare ad essere sempre più competitivi.

Inoltre auspichiamo che si inizi un confronto serio e fattivo atto a creare soluzioni concrete e definitive a questo calvario. In conclusione ribadiamo solidarietà ai sindaci di San Gemini e Acquasparta che rappresentano i cittadini e a tutti coloro che come la Ugl agiscono a tutela dei lavoratori e del mantenimento di uno degli stabilimenti più importanti e antichi d’Italia.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli