«Scioperi Ast pesano su ThyssenKrupp»

Positivo il bilancio semestrale della multinazionale, che fa notare la cosa

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di M.T.

20 miliardi e mezzo di ordini. Si tratta della raccolta – «in un clima economico difficile» – del gruppo ThyssenKrupp nel secondo trimestre fiscale (mesi di gennaio, febbraio e marzo 2015), «in calo solo leggermente, del 2%, rispetto all’anno precedente», mentre le vendite sono aumentate «anno su anno, del 9%, per un totale di 21 miliardi».

Il ‘report’ Il dato è contenuto in un ‘Interim Report 1st half 2014/2015 (october to march)’, che stato reso noto martedì dalla multinazionale tedesca, che annuncia di aver «raggiunto i suoi obiettivi operativi nel secondo trimestre e nel primo semestre dell’esercizio 2014/2015» e ha specificato di aver «alzato le sue previsioni per l’intero anno».

IL RAPPORTO SEMESTRALE DI THYSENKRUPP AGGIORNATO AL 12 MAGGIO 2015

Utili in calo Complessivamente il gruppo ThyssenKrupp ha generato un utile netto di 88 milioni nel primo semestre (l’anno precedente erano stati 200), ma «include la svalutazione relativa alla vendita del gruppo Vdm, mentre l’anno precedente includeva un guadagno sulla vendita dell’acciaieria negli Stati Uniti». L’indebitamento finanziario netto del gruppo è aumentato di quasi 1 miliardo di eurom raggiungendo i 4,6 miliardi. L’incremento «è dovuto principalmente al free cash flow negativo, così come gli effetti valutari forti».

Gli scioperi di Ast  Nella divisione Materials, nella quale è inserita l’Ast di Terni, «la raccolta ordini e vendite nel primo semestre è aumentata del 16%, a 7,3 milioni, ma i guadagni sono stati influenzati dalla pressione della concorrenza, dai prezzi deboli e, in particolare, dallo sciopero di Ast in Italia nel primo trimestre. La business unit Materiali speciali, con Vdm e Ast, ha ridotto i guadagni con una perdita complessiva di € 20 milioni, anche se entrambe le unità hanno contribuito positivamente al risultato operativo del secondo trimestre».

In miglioramento Steel Europe ha registrato un calo di attività nel primo semestre, «principalmente a causa dei prezzi più bassi.  La raccolta ordini nel secondo trimestre è stata significativamente più alta rispetto al primo, che aveva fatto registrare un calo, ripetto all’anno precedente, di circa il 5%, attestandosi a 450 milioni.

Hiesinger Tanto che il Ceo di ThyssenKrupp, Heinrich Hiesinger, dice che: «Le nostre misure volte a migliorare l’efficienza stanno funzionando e ci stiamo muovendo in avanti con la trasformazione del gruppo. L’ulteriore miglioramento degli utili riflette nostra forte attenzione alla performance».

 

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