Nuovo episodio di aggressione a danno di un medico Inps durante l’oraro di lavoro. Il fatto è accaduto nella periferia di Perugia come denuncia lo stesso Istituto nazionale della previdenza sociale.
L’aggressione
L’episodio ha coinvolto una donna, medico fiscale dell’Inps: «Si è recata – le parole del direttore regionale Inps, Fabio Vitali – presso il domicilio di un uomo per una visita volta a verificare la sussistenza dello stato di malattia. L’uomo si è mostrato subito reticente e alterato, rifiutando di indossare la mascherina come previsto dalle norme anti-Covid. Preso atto dell’impossibilità di effettuare la visita di controllo, per mancanza dei requisiti minimi di sicurezza, il medico si stava allontanando dall’abitazione quando è stata raggiunta ed aggredita dall’uomo, che ha cominciato ad inveire contro di lei e a lanciarle oggetti prelevati dall’automobile della donna. Tempestivo l’intervento di una volante della polizia di Stato, chiamata con l’aiuto di un passante». L’uomo è stato denunciato.
«Attacchi ingiusti»
Vitale specifica che nel giro di pochi giorni in Umbria «è il secondo episodio di violenza verbale e fisica subita da medici che operano in Inps. Anche in questo caso esprimiamo al medico coinvolto e a tutta la categoria la nostra solidarietà. Si tratta di attacchi ingiusti, che non tengono conto dell’importante ruolo svolto dall’Istituto e da tutti i suoi dipendenti e collaboratori in questo momento di crisi sanitaria ed economica. Lo stato di frustrazione causato dal momento storico che stiamo vivendo, con ripercussioni sulla vita e sull’equilibrio psicologico ed emotivo di tante persone, non giustifica in alcun modo le violenze. Da parte nostra, ci appelliamo al senso civico della cittadinanza e alla necessità di fare squadra in un momento così delicato. Allo stesso tempo, ribadiamo che nessuna aggressione verbale – conclude – o fisica ai nostri dipendenti e collaboratori verrà tollerata, e che gli autori di eventuali ulteriori episodi verranno puntualmente denunciati».