Spariscono 90 mila euro: amministratore di condominio accusato

Perugia – La procura ha chiesto il processo per l’uomo, 66enne originario della Libia

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Novantamila euro spariti in tre anni, 2018,2019 e 2020. Alla sbarra rischia di finirci un amministratore di condominio che, secondo l’accusa, avrebbe effettuato 73 prelievi tradendo la fiducia dei condomini. A ricostruire la vicenda è Il Messaggero in un articolo di Enzo Beretta.

L’accusa

L’uomo, 66enne originario di Tripoli (Libia), titolare e amministratore del condominio di via del Lavoro, nonché «unico delegato ad operare sul conto corrente condominiale acceso presso il Banco di Desio e della Brianza» è accusato di appropriazione indebita. Secondo il capo di imputazione, «con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso e in tempi diversi, al fine di trarne profitto, si appropriava indebitamente di somme di denaro giacenti presso quel conto corrente condominiale per un importo pari a 90.600 euro, che venivano prelevati in contanti mediante 73 operazioni effettuate, senza alcuna giustificazione di spesa, dal medesimo conto corrente condominiale».

L’escamotage

Operazioni che avrebbe cercato di dissimulare inviando «ai condomini un falso estratto del conto corrente condominiale recante, alla data del 30 settembre 2019, una giacenza di 144.616,41 euro, quando in realtà a tale data la giacenza del medesimo conto corrente era di 16,41 euro». All’amministratore, difeso dall’avvocato Giuseppe Innamorati, viene contestata l’aggravante di «aver commesso il fatto con abuso di prestazione d’opera e di aver cagionato alle persone offese un danno patrimoniale di rilevante gravità».

Il processo

Il pubblico ministero Gianpaolo Mocetti ha chiesto il rinvio a giudizio e l’udienza preliminare di martedì 14 marzo davanti al giudice Margherita Amodeo è stata rinviata a causa di un difetto di notifica. I fatti contestati risalgono fino al 23 dicembre 2020, quando l’assemblea aveva revocato il mandato al 66enne; la persona offesa è il condominio rappresentato dall’avvocato Riccardo Rossi. Gli accertamenti sui prelievi sono stati portati avanti dai militari della Guardia di finanza di Perugia.

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