L’intervento della polizia di Stato è scattato in un condominio alla prima periferia di Perugia dove una donna di 43 anni non aveva più acqua – manomesso il contatore – nè corrente nella propria abitazione. Sentita dagli agenti, ha spiegato che, in seguito a quanto deciso dal tribunale per i minorenni di Perugia, era tornata a vivere nella casa coniugale insieme alle due figlie minori. Nello stesso palazzo, però, abita pure l’ex suocero con cui i rapporti sono pessimi e che – secondo la 43enne – qualche giorno prima aveva affisso sulla porta del condominio un cartello con cui la informava del distacco e la invitava a fare un nuovo contratto per le utenze.
«Sono stanco di pagare»
Sempre stando a quanto riferito, la donna aveva chiesto all’ex suocero di attendere i nuovi contratti di fornitura prima di procedere al distacco ma l’uomo aveva comunque proceduto a interrompere acqua e luce elettrica, nonostante la presenza in casa delle due nipotine minorenni. A quel punto la polizia ha sentito l’uomo, un 78enne con alle spalle precedenti di polizia per violenza privata e minacce verso l’ex nuora, che ha spiegato di essere stanco di sostenere le spese e che non avrebbe riattivato l’acqua. Vista la situazione, i poliziotti lo hanno denunciato a piede libero per violenza privata.
