di Gianni Giardinieri
Alla vigilia del match contro il Pesaro, quinto impegno per la Ternana in campionato (calcio d’inizio venerdì 20 Settembre alle ore 20,45, stadio ‘Benelli’), si torna a parlare di calcio con mister Abate, in conferenza stampa pre gara. Di seguito le sue dichiarazioni alla vigilia dell’incontro.
La squadra si è rifugiata in una ‘bolla’ per isolarsi dai problemi della società?
«Non voglio parlare dell’extra campo. Voglio che domani la squadra faccia una grande partita. In settimana ci siamo isolati da soli, con tutto il gruppo squadra. Mai come questa settimana ho capito di allenare uomini veri. Chiedo anche a voi della stampa di starci vicino. Vogliamo fare una buona stagione e domani cercheremo di dimostrarlo. Sappiamo alcune cose in ordine ai problemi societari. Siamo pronti anche alla possibile penalizzazione. Se avvenisse ci girerebbero i cosiddetti. Abbiamo però il dovere di dare tutti per i tifosi. Vogliamo fare una prestazione gagliarda, gettando il cuore oltre l’ostacolo. Abbiamo fatto un’altra settimana ottima, con allenamenti di grande qualità».
Dove possiamo ancora crescere come squadra?
«Per crescere ci vuole tempo e la stessa non è lineare, ci possono essere anche passi indietro e fasi down. Dobbiamo migliorare la fase difensiva e le nostre ripartenze. Ora vedo i ragazzi più convinti e più padroni del campo. E’ nelle difficoltà che voglio vedere un’anima».
Tre partite ravvicinate. Come si affrontano?
«Bisogna cercare di prendere risorse da tutte le parti ma dipende dal momento. Ora cerco di mettere in campo solo la squadra migliore e non è ancora il momento di ipotizzare turnover».
L’impatto emotivo con una realtà totalmente diversa dal Milan. Una gavetta accelerata.
«Ho avuto una carriera dove mi sono tolto delle soddisfazioni. Anche io ho fatto gavetta, partendo dalla C come giocatore. Sapevo che dovevo cominciare dal basso. Il mio tempo nel settore giovanile del Milan era finito. Abbiamo raggiunto risultati importanti e anche lì non è stato facile gestire alcuni ragazzi che guadagnano già tanto. Sapevo di dover partire dal basso e penso di avere la rabbia giusta per rimettermi in gioco con grande umiltà. Mi auguro con tutto il cuore che io e la Ternana si possa andare avanti insieme. Qui sto bene, mi manca solo un po’ la famiglia ma sono felice di essere qui. Ho trovato due bravi direttori e in questo momento sono felice di stare a Terni e di allenare questi ragazzi. Sono qui dieci ore al giorno e vogliamo credere con questi ragazzi in qualcosa di bello».
Il match di domani
«Dovremo cercare di aggredire alto trovando un equilibrio tra le due fasi. Non abbiamo una grande struttura fisica e dovremo essere competitivi con altre armi».
Condizione fisica
«Credo che la squadra stia bene. Fin da Gubbio avevo notato una crescita importante in tal senso. Ci sono calciatori che hanno ancora bisogno di fare carichi più alti, soprattutto quelli che non hanno fatto tutto il ritiro. Penso che abbiamo trovato anche per loro un giusto equilibrio tra il dover mettere benzina e al tempo stesso dargli subito brillantezza».
Aloi e gli indisponibili
«Per Aloi ci vorranno ancora altri quindici giorni. Martella ha un fastidio e penso che non sarà rischiato. Krastev ha qualche problema ma dovrebbe essere del match. Mi ha fatto molto piacere anche il fatto che tutti i ragazzi abbiano voluto salire con noi a Pesaro».