Ternana alla cassa: per un punto ci vogliono 92 mila euro

Ma c’è chi spende molto di più. Solo due calciatori (però di proprietà) tra i primi 100 per valore di mercato.

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di Gianni Giardinieri

Transfermarkt è diventato, da tempo, il sito di riferimento per tutti gli amanti del calcio, non soltanto per le statistiche più strettamente legate al gioco, ma anche – e forse soprattutto, visto che anche la procura della Figc se ne è servita per calcolare il valore ‘reale’ dei giocatori in relazione alle indagini legate al filone plusvalenze – per la capacità di fornire indicazioni più o meno attendibili, ma di certo preziose, in ordine agli aspetti economico/finanziari del mondo pallonaro. Attraverso il sito web tedesco è possibile ricavare e incrociare dati in grado di stimolare qualche riflessione (certo sempre opinabile) sull’operato delle squadre di calcio, dei loro presidenti e dei loro responsabili tecnici.

La Ternana

Prendiamo la Ternana, che più ci interessa: secondo il sito di cui sopra, la rosa della formazione rossoverde è costata 3,05 milioni di euro per la stagione in corso, intendendosi con tale cifra l’esborso necessario per il ‘cartellino’ dei calciatori (compresi gli eventuali prestiti onerosi), al netto dei ricavi dalla cessione degli stessi, e ricomprendendo i pagamenti differiti (esborso in questa stagione per arrivi nella stagione scorsa o precedenti). Diverso invece il valore complessivo della rosa, che per la Ternana si attesta sui 16,6 milioni di euro. Ebbene, se ne evince, come il sito dettaglia con dovizia di particolari, che al presidente Bandecchi ogni punto in classifica è costato 92 mila euro. Il prezzo per ogni gol è ancora più salato, ben 127 mila euro. Un paio di appartamenti ‘medi’ invece per la vittoria, per ottenere la quale sono serviti al momento 339 mila euro. Scriviamo al momento perché, ovviamente, si spera che da qui al termine del campionato aumenteranno punti, vittorie e gol. Rimanendo invariata la ‘spesa’ dei 3,05 milioni, è chiaro che non si potrà che non avere una diluizione dei prezzi del ‘menù calcistico’.

Virtuosi e intemperanti

C’è chi fa meglio, ma anche chi fa molto peggio (la Ternana, per inciso, si trova a metà classifica). Palma d’oro dei parsimoniosi (non si direbbe visto che dalle parti di Bolzano il costo della vita è tra i più alti d’Italia) al Südtirol, che se la cava con soli 10 mila euro per un punto, 15 mila per un gol e solo 39 mila per una vittoria (spesa per la rosa 390 mila euro, vittorie attuali 10). Spendaccione – e chiude la classifica – invece il Parma del proprietario americano Kyle Krause: con una spesa di oltre 81 milioni di euro per la rosa, un punto arriva all’esorbitante cifra di 2,48 milioni, quasi 3 milioni per godere di un pallone nella rete avversaria e il triplo (oltre 9 milioni) per la vittoria.

I primi 100

Estremamente interessante anche la classifica dei primi 100 giocatori di serie B per valore di mercato: Nahitan Nàndez, centrocampista del Cagliari, occupa il gradino più alto del podio,con un valore stimato di 6,5 milioni di euro. Segue la rivelazione Walid Cheddira, attaccante marocchino del Bari, con un valore di 6 milioni. Terzo posto per Adriàn Bernabè, centrale del Parma, anch’egli accreditato di un valore di 6 milioni. La squadra ducale, pur con una rosa molto costosa in relazione ai punti in classifica, può però essere considerata la compagine più ‘patrimonializzata’ della B: Mihaila, Man e lo stesso Bernabè occupano tre dei primi 10 posti, con un valore complessivo di 15,5 milioni. In questa classifica la Ternana risulta invece piuttosto latitante, potendo vantare due soli calciatori (seppur di proprietà) nei primi 100: Antonio Palumbo occupa il 58° posto ed il suo cartellino è stimato a 2 milioni di euro. Partipilo, il secondo rossoverde, è addirittura all’85° posto (1,5 milioni di euro).

Il primo della classe

Primo della classe, in campo e sui libri contabili, il Frosinone del presidente Stirpe che ha saputo scegliere un ottimo direttore sportivo: Guido Angelozzi. Un investimento eccellente, ripagato da risultati di assoluto valore: bilancio trasferimenti con un saldo negativo di soli 100 mila euro, i protagonisti della splendida cavalcata in corso d’opera tutti giovani e in prestito (Turati, Mulattieri, Moro, Frabotta, Insigne junior) e acquisti mirati ma di grande prospettiva come Giuseppe Caso, prelevato dal Genoa questa estate per 1,1 milioni di euro e destinato a ben altro futuro valore. La lezione sembra chiara: struttura societaria forte, persone di talento al posto giusto, parametri operativi di ciascuno ben definiti, rapporti ben oliati con le società di A più importanti. Aggiungere a piacere un pizzico di stadio nuovo.

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