di Gianni Giardinieri
Per diverse settimane, in un passato neanche troppo lontano (poco più di un mese fa), Giuseppe D’Aniello, direttore gestionale-operativo delle Fere, è stato accostato al Catanzaro, per andare a svolgere lo stesso incarico dirigenziale occupato con la Ternana. Contrasti di vedute con l’ex direttore sportivo Capozucca, sconfinamenti – magari anche reciproci – in ambiti di competenza non propri e in generale forse anche la voglia di cambiare. Le interlocuzioni sembravano poter portare alla fumata bianca, ma poi Floriano Noto, il presidente dei giallorossi calabresi, ha optato per Paolo Morganti. Rientro quindi nei ranghi di via della Bardesca e presenza al PalaTerni nel giorno della presentazione delle nuove maglie e della campagna abbonamenti per la stagione 2024/2025.
Evidentemente, però , qualcosa deve essere cambiato di nuovo se a quanto pare D’Aniello sembra sia molto vicino ad approdare alla Juve Stabia, neo promossa in serie B. Del resto lui stesso aveva dichiarato che esiste anche (e ci mancherebbe pure che non lo fosse ci permettiamo di aggiungere) un ‘calciomercato’ dei dirigenti. E in una Ternana dalla ‘catena di comando’ lunga ed elaborata potrebbe aver giocato un ruolo anche il neo direttore generale Diego Foresti, abituato al contrario ad essere operativo praticamente in ogni ambito di una squadra di calcio. Dovesse salutare anche D’Aniello le Fere sarebbero al terzo addio nei ruoli dirigenziali: il primo è stato quello di Antonio Scaramuzzino, primo direttore generale dell’era Guida, il secondo quello del direttore sportivo Stefano Capozucca e il terzo appunto quello di Giuseppe D’Aniello. Senza dimenticare Luca Leone, rimasto operativo soltanto per i primi giorni successivi al closing del 24 luglio scorso.
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