Ternana strabordante: 5-1 al Catania. «Felici e concentrati»

Fere scatenate mercoledì pomeriggio al Liberati: a segno Mammarella, Paghera, Damian e Vantaggiato. Si sale a 61 gol e 59 punti collezionati

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Quarta cinquina stagionale e per di più contro una delle squadre più in forma del campionato. Ennesimo show Ternana e per il Catania addio sogni di gloria: mercoledì pomeriggio al ‘Liberati’ i rossoverdi hanno demolito l’undici etneo per 5-1 con le marcature di Mammarella, Paghera, Damian e Vantaggiato, più l’autorete di Giosa. Buona performance delle Fere con unico passaggio a vuoto nei dieci minuti conclusivi della prima frazione di gioco. Per Avellino e Bari c’è ben poco da sperare in ottica promozione diretta. Si sale a quota 59 punti con ben 61 realizzazioni all’attivo. Ora doppia trasferta di fila a Foggia e Catanzaro. Intanto si esulta per il 23° risultato utile consecutivo.

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C’è Mammarella: bolide vincente del 3. Gioia ‘regala’ il 2-0

Lucarelli opta per Salzano e Paghera in mediana, partono dalla panchina Proietti e Damian (Palumbo è squalificato). Tra le novità il ritorno da titolare del vicecapitano Mammarella: è lui, dopo appena sessanta secondi, ad infilare con un mancino – posizione defilata e fuori area – di rara potenza e precisione l’incolpevole Confente. Non segnava dal calcio d’angolo di Vibo Valentia, a novembre. Si parte subito bene e match in discesa. Meglio ancora al 16′ quando un tiro dalla distanza di Defendi, tutt’altro che pericoloso all’apparenza, viene deviato da Giosa all’interno dei sedici metri etnei: l’estremo difensore degli ospiti è spiazzato e nulla può per evitare il 2-0 a favore delle Fere.

LA FOTOGALLERY DI ALBERTO MIRIMAO

Tilt Fere dal 35′: il Catania accorcia e sfiora il pari. Poi il 3-1

Piove sul bagnato in casa siciliana con l’infortunio – Raffaele sceglie Di Piazza per la sostituzione – di Zanchi e al 26′ la Ternana, con una splendida transizione offensiva, va vicina al 3-0 sull’asse Falletti-Partipilo-Vantaggiato: la conclusione del brindisino in corsa è respinta da Confente. Catania in grande affanno. Sembra tutto fin troppo facile e invece no perché arriva la disattenzione difensiva delle Fere sulla punizione di Dall’Oglio: Sarao ha tutto il tempo di elevarsi, prendere la mira e con un colpo di testa battere Iannarilli per il 2-1 al 36′. Defendi e compagni tremano: al 38′ da un corner a favore c’è un contropiede micidiale degli etnei con tiro vincente di Di Piazza. Tutto annullato per la giusta chiamata di fuorigioco sull’assist dalle retrovie. L’undici di Lucarelli tuttavia è in apnea: il 33 si divora il pareggio sul buon servizio di Golfo dalla destra calciando male ad un metro da Iannarilli, poi è l’estremo difensore a parare uno stacco aereo ravvicinato di Sarao. Si arriva al 44′ e, dopo dieci minuti da incubo, si riaccende la Ternana: Paghera, sugli sviluppi di un piazzato di Mammarella, approfitta dell’amnesia del pacchetto arretrato dei rossoazzurri e, senza pressione a pochi passi dalla linea di porta, infila in rete per il 3-1 con il quale si va al riposo.

Stefano Bandecchi

Immediata novità, c’è Damian. Altri cambi e poker

Lucarelli ci ha abituato a veder sostituire i giocatori ammoniti e così è anche nel caso di Paghera che, in avvio di ripresa, cede il posto a Damian. I minuti iniziali sono di marca etnea ed è il solito Di Piazza al 51′ a costringere Iannarilli ad una nuova parata: la conclusione del 33 è centrale, ma comunque insidiosa. Il tecnico toscano poco dopo opta per ulteriori cambi dando spazio a Frascatore e Suagher in luogo di Mammarella e Furlan: c’è il passaggio al sistema difensivo con tre elementi. I ragazzi di Raffaele ci provano a ridurre il gap ma non c’è efficacia offensiva ed è anzi la Ternana a fallire in malomodo la chance per il 4-1: perfetto l’assist di Defendi per Vantaggiato che, di fronte a Confente, calcia sul fondo nonostante l’assenza di pressione dei difensori avversari. Chi invece non perdona e anche di ‘fino’ è Damian al minuto 66: gesto tecnico di rilievo con il tiro a giro di Damian – da circa sedici metri – che non lascia scampo al 32 degli ospiti.

Battute conclusive, Vantaggiato si rifà

Nei venti minuti finali c’è spazio anche per Peralta e Torromino al posto di Partipilo e Falletti. La Ternana diverte ancora e per il Catania sono dolori a non finire: all’81’ Vantaggiato si rifà dell’errore precedente e sul servizio di Defendi è abile a colpire di testa con il giusto timing e realizzare il 5-1. Al di là di un calcio di punizione fuori misura di Maldonado e un tentativo di Frascatore di potenza non accade granché e per le Fere c’è un altro, importante bottino pieno di cui godere.

Lucarelli

«Felici, in fiducia e concentrati»

Il 5-1 al Catania per il trainer toscano è un’altra «tappa importante come ce ne aspettano altre. Siamo felici, fiduciosi e concentrati: ora due trasferte importanti, ci sono ancora tanti punti in palio e scontri diretti da giocare. Il Foggia oltretutto è una delle poche squadre che ci ha messo in difficoltà nel girone di andata». Focus sulle difficoltà a fine primo tempo: «Anche oggi abbiamo riaperto una partita che per 40 minuti ci aveva visto fare il match senza rischiare mai niente, hanno anche avuto le occasioni per pareggiarle. Si sono rivisti i tacchi ed a noi non portano fortuna». Palumbo squalificato e Proietti out: «Non ci siamo pianti addosso. Paghera ha fatto un primo tempo di grande rapidità. Sottolineo Defendi che ha fatto un intervento in tackle all’88’ davanti la panchina sul 5-1: finché l’arbitro non fischia la fine noi siamo dentro il match». Elogio per Mammarella: «Carlo è un leader nello spogliatoio e non ha mai fatto mancare la vicinanza al gruppo. Non lo scopro di certo io. Ci è mancata la sua assenza perché è uno aggregante». Breve cenno ai cambi di modulo: «Passaggio a tre dietro? Loro hanno cambiato schema almeno quattro volte e noi abbiamo rincorso a livello tattico. Inizialmente ci siamo messi 3-4-3, poi abbiamo portato gli esterni dentro il campo. Non dobbiamo dimostrare niente a nessuno, ma fare i punti che ci mancano». L’ex Virtus Lanciano è il 18° rossoverde a segno in stagione: «Un segnale su che tipo di mentalità siamo riusciti a costruire. Ci sentiamo sempre squadre e consapevoli della nostra forza perché la squadra ha digerito questa necessità di capire le scelte in determinati momenti della stagione. Non lo chiamerei turnover».

 

Il tabellino

Ternana (4-2-3-1): Iannarilli; Defendi (c), Boben, Kontek, Mammarella (54′ Frascatore); Paghera (46′ Damian), Salzano; Partipilo (67′ Peralta), Falletti (76′ Torromino), Furlan (54′ Suagher); Vantaggiato. A disposizione: Vitali, Celli, Laverone, Russo, Proietti, Ferrante, Raičević. Allenatore: Cristiano Lucarelli

Catania (4-3-3): Confente; Silvestri (c), Giosa (46′ Pinto), Tonucci; Calapai, Dall’Oglio, Welbeck, Zanchi (18′ Di Piazza); Manneh (62′ Sales), Sarao (76′ Reginaldo), Golfo (76′ Maldonado). A disposizione: Santurro, Albertini, Claiton, Lo Duca, Pinto, Izco, Rosaia, Vrikkis. Allenatore: Giuseppe Raffaele

Arbitro: Ermanno Feliciani della sezione di Teramo (assistenti Riccardo Vitali di Brescia e Massimo Salvalaglio di Legnano, IV° ufficiale Claudio Petrella di Viterbo)

Reti: 2′ Mammarella, 16′ Giosa a., 44′ Paghera, 66′ Damian, 82′ Vantaggiato (T); 36′ Sarao (C)

Ammoniti: 10′ Paghera (T); 55′ Pinto (C)

Calci d’angolo: 2-1

Recupero: 3;

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