Un’accusa infamante, quella di aver maltrattato a più riprese l’ex compagna, una donna di origini romene di circa 50 anni, e il figlio di lei, disabile grave e quindi in un contesto accusatorio segnato dal reato originario e dalla relativa aggravante. A distanza di circa sei mesi dall’applicazione della misura cautelare personale da parte del gip di Terni – il divieto di avvicinamento alle persone offese con tanto di braccialetto elettronico – l’imputato, un noto commercialista/consulente fiscale 75enne di Terni (Carlo P.), è stato assolto con formula piena dal tribunale di Terni in composizione collegiale (presidente Simona Tordelli, giudici Biancamaria Bertan e Francesca Scribano) per ‘non aver commesso il fatto’.
La vicenda trae origine dalla denuncia sporta dalla donna la scorsa estate, in cui aveva messo nero su bianco tutta una serie di episodi poi sfociati nell’accusa, formulata dalla procura di Terni, di maltrattamenti in famiglia. Un impianto ritenuto, in fase di indagine, credibile dal gip che aveva applicato le misure in tempi particolarmente contenuti. Poi, altrettanto rapidamente, il giudizio immediato chiesto ed ottenuto dal pm sulla base di evidenze probatorie, a carico dell’imputato, ritenute evidentemente solide. E il processo, in cui l’ex compagna si è costituita parte civile avanzando una richiesta di risarcimento di circa 30 mila euro.
Il professionista, per il quale l’accusa ha chiesto quattro anni di reclusione, si è difeso attraverso l’avvocato Claudio Esibizione e l’avvocato stabilito Natalie Mostarda, entrambi del Foro di Spoleto, la cui linea, fondata sulla totale estraneità del proprio assistito alle contestazioni mosse dall’accusa, ha evidentemente convinto il collegio giudicante. Che ha deciso per l’assoluzione piena.
«Siamo molto contenti del risultato e di questa splendida vittoria – afferma l’avvocato Esibizione – ottenuta in tempi così rapidi. Abbiamo riportato la giustizia nella vita di quest’uomo. Un plauso al collegio giudicante per aver concluso la vicenda nel migliore dei modi». Per l’avvocato stabilito Mostarda, «è stata una mattinata impegnativa, con l’escussione di quattro testi oltre la discussione finale. Siamo felicissimi del risultato ottenuto dopo mesi di duro lavoro, e mi congratulo con il mio collega Esibizione per l’eccellente arringa di discussione finale».