Terni, Bandecchi e le multe: «Ora incassiamo al 55% con il nuovo sistema»

Mirino anche sul post dissesto: «Di milioni che non esistono ce ne sono 40»

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 di S.F.

Terni, il bilancio e le multe. Un tema che in questo periodo è abbastanza al centro dell’attenzione da parte dei cittadini per via, soprattutto, dell’aumento degli agenti di polizia Locale in giro per la città. Difficile non notarli. C’è chi giovedì pomeriggio è tornato a parlarne in occasione della giornata debutto della ‘Festa dell’Alternativa’, vale a dire il sindaco Stefano Bandecchi. Di mezzo ci finisce anche l’ormai superato dissesto e il discorso riscossione.

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Polizia Locale in corso Tacito (agosto 2024)

Perché si è arrivati a disquisire delle multe? «Da 82 a 124 – i numeri di Bandecchi rispetto alla polizia Locale e le recenti assunzioni – sono 42 di differenza, chiedo perdono se sbaglio. E nella peggiore delle ipotesi nel 2025 ne entreranno altri 5, andranno a sostituire chi va in pensione. La nostra solidità comunale non è buona, è quasi enorme», l’esposizione in tema di bilancio. «Per anni – ed ecco il focus sul passato – ho sentito dire che, con il dissesto, non si poteva fare niente. Poi sono entrato e ho scoperto che una volta tirata la riga si poteva fare tutto ciò che si poteva. Sto pagando le cifre del dissesto e mi son dovuto prendere la presa in giro da qualcuno dello Stato, fatti i conti, ha detto che quando avremmo pagato tutti ci sarebbero avanzati 24 milioni di euro. Non solo non esistono, ma non ne esistono 40 di milioni». Poi si arriva al nocciolo della questione.

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Altro argomento che negli ultimi mesi è stato attenzionato e non poco fa riferimento alla capacità di riscossione di palazzo Spada: «Il sistema di incasso di questo Comune, voluto dalla sinistra e dalla destra, era uno schifo. Siamo passati dall’incassare il 5% delle multe, che venivano fatte a sproposito, ad oggi che ne facciamo meno ma incassiamo già il 55% in prima battuta. Perché il sistema d’incasso attuato è banale e semplice ma sta sul pezzo. Per tentare di avere quello che serve per poter andare avanti». Il resoconto si vedrà nei prossimi mesi.

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