Campeggio Marmore, via libera al bando: 9 mila euro l’anno

Terni – Questo il canone indicato per la base d’asta: concessione quinquennale, restano i nodi recinzione e particelle Ast. Passaggio temporaneo in attesa della variante

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di S.F.

Durata quinquennale dal momento della stipula contrattuale. Per un valore annuo a base d’asta di 9 mila euro, vale a dire la valutazione dell’ufficio patrimonio di palazzo Spada: via libera alla concessione in uso e gestione dell’area campeggio – attuale – ai Campacci di Marmore a Terni, tema di scontro da mesi per lo sviluppo dell’area e la necessità di non far trascorrere la stagione estiva senza un punto d’appoggio fondamentale – nonché storico – per i turisti: l’ok della giunta è arrivato venerdì. Ora è prevista la predisposizione del bando e la successiva pubblicazione. Tutto in mano alla direzione attività finanziarie ed in particolar modo al responsabile del procedimento, Angelo Baroni.

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Il camping

L’area coinvolta ed il rischio frana 

Come noto sono coinvolti immobili di proprietà comunale e di Ast, più volta tirata in ballo nel documento istruttorio. La concessione riguarda lo stato di fatto e l’aggiudicatario dovrà provvedere a sue spese all’allestimento del camping (stesso discorso per la manutenzione ordinaria e straordinaria), nonché garantire l’apertura quantomeno da maggio – di certo il 2021 è sfumato – ad ottobre. Focus anche sull’aspetto idrogeologico: «Sulle aree scoperte interne ricomprese nella zona a rischio di frana R2, è da escludere l’attività a campeggio intendendosi quale esecuzione di opere edilizie finalizzate alla stabile presenza di campeggiatori (allacci impianti, piazzole tende, roulotte, camper e simili)».

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Il campeggio

Il problema recinzione

C’è un’altra situazione in sospeso oltre a quella legata all’Ast. Ovvero la verifica dell’eventuale sconfinamento della recinzione del campeggio tra due particelle, una delle quali di proprietà privata: in caso di esito positivo c’è l’input di «avviare il procedimento di regolarizzazione del possesso in capo all’Ente dell’area occupata, in considerazione del possesso pacifico, pubblico, continuo e non interrotto per oltre venti anni». Se invece va male «il concessionario avrà l’onere (a sue spese) del ripristino del corretto posizionamento della recinzione». Tutto ciò dopo la segnalazione del proprietario della zona.

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C’è il coinvolgimento di Ast nella particella 387

Concessione temporanea e variante

Si tratta di una sorta di bando ‘ponte’ in vista della sistemazione generale dell’area dei Campacci: si punta ad un programma di valorizzazione che tenga anche conto di raggiungere «livelli di completa sicurezza geologica, attuabile con variante urbanistica». Di nuovo si parla del rischio di frana: «Comporta utilizzare un criterio di pianificazione urbanistica ed uso degli edifici ed aree esistenti improntato al principio di precauzione a tutela della pubblica incolumità, che tuttavia non preclude la presenza temporanea di turisti/persone». Due gli atti approvati in merito: uno più specifico sul bando e l’altro – proposto direttamente dal sindaco Latini – sulle azioni di sostegno per l’attività turistica del comprensorio legato alla cascata. In quest’ultimo caso viene riepilogata l’intera vicenda. Di mezzo c’è anche la Regione, che ha realizzato alcuni fabbricati nell’area: anche in questo caso sono stati avviati i procedimenti per la definizione del possesso in via definitiva degli immobili.

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La compensazione con Ast: niente da fare

Tra i temi come detto c’è anche Ast. Nel documento si ricorda che per l’acquisizione «delle aree di proprietà dell’Ast non è stato possibile ricorrere alla procedura di compensazione parziale con gli oneri dovuti dall’Ast al Comune di Terni, derivanti dalla convenzione inerente le aree in località Sabbione oggetto di variante Suap poiché oggetto di procedimento giudiziale». Nel 2014 e nel 2017 l’ufficio patrimonio aveva richiesto alla società la disponibilità alla cessione senza ricevere riscontri. Risultato? «L’acquisizione delle aree di proprietà Ast dovrà essere attuata tramite procedimento di esproprio conseguente agli atti per la realizzazione dell’opera pubblica di cui alla delibera di consiglio comunale 286/2015». Sul tema camping sono coinvolti per le varie competenze ben quattro dirigenti: Grazia Marcucci (attività finanziarie), Piero Giorgini (lavori pubblici e manutenzioni), Claudio Bedini (urbanistica) ed Emanuela Barbon (economia, lavoro e promozione del territorio). Il responsabile della valorizzazione dell’area è invece il funzionario Federico Nannurelli.

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