«Abbiamo un sogno: trasformare, tramite la ricerca, la speranza in cura, il talento in progresso». È questo il messaggio che ha illuminato la cerimonia di consegna della borsa di studio da 20 mila euro promossa dall’associazione ‘Damiano per l’ematologia’, all’Ordine dei medici di Terni.
Quest’anno il prestigioso riconoscimento è stato assegnato alla dottoressa Carlotta Montana, ricercatrice della divisione di ematologia del Dipartimento di biotecnologie molecolari e scienze per la salute – università di Torino, per il progetto originale e innovativo di ricerca ‘Clinical impact of immunoglobulin heavy chain repertoire in mantle cell lymphoma’, sul linfoma mantellare: una rara forma di tumore maligno del sangue non-Hodgkin.
La borsa di studio giunta alla 15° edizione, con il sostegno dell’8 per mille della Chiesa Valdese, Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi, è destinata a giovani laureati in scienze biomediche che conducano un progetto di ricerca clinica o epidemiologica nel campo dell’ematologia. L’associazione di volontariato ‘Damiano per l’ematologia’ è attiva da 30 anni ed è nata in ricordo di Damiano Cioffi, un bambino ternano scomparso all’età di otto anni per un’anemia aplastica.
«Sostenere i giovani ricercatori è la missione fondamentale della nostra associazione – ha spiegato Chiara Nenz, presidente dell’associazione –. Questa iniziativa nasce con l’obiettivo di diffondere la cultura del dono, sostenere lo studio e l’approfondimento, valorizzare i giovani ricercatori del nostro Paese. In questo modo ogni anno possiamo contribuire concretamente allo sviluppo della ricerca ematologica e al miglioramento delle terapie per i pazienti».
L’evento ha visto anche la partecipazione della dottoressa Aurora Maria Civita, vincitrice della borsa di studio dello scorso anno, anche lei, come la vincitrice di quest’anno, ricercatrice al Dipartimento di biotecnologie molecolari e scienze per la salute – università di Torino, che ha illustrato i progressi ottenuti nel suo progetto di ricerca. Nel corso della cerimonia, infine, è emersa la volontà di trasformare la borsa di studio annuale in pluriennale, in modo tale da affiancare e sostenere concretamente nella loro evoluzione i progetti premiati.