Terni, Adm e Arma chiudono un centro scommesse dopo l’input di una mamma

L’attività era frequentata da minorenni: maxi sanzione per la titolare e stop per quindici giorni

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Lo scorso agosto erano stati trovati all’interno quattro clienti minorenni e, dopo una lunga fase istruttoria, è arrivata la chiusura. Nelle scorse ore i funzionari Adm di Terni, in collaborazione con i carabinieri della locale Compagnia, hanno chiuso una sala scommesse del centro cittadino per quindici giorni: sarà off-limits fino al 15 dicembre. Decisiva la segnalazione di una mamma in estate.

Il provvedimento

La chiusura è stata disposta dal direttore dell’Adm per l’Umbria sulla base del verbale di contestazione amministrazione dei carabinieri del Nor di Terni. Ora a vigilare sarà la polizia Locale. «La legge 188/2012 – ricorda l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – vieta infatti l’ingresso ai minori di anni 18 nelle aree destinate al gioco con vincite in denaro prevedendo l’obbligo nei confronti del titolare dell’esercizio commerciale di identificare i minori di età mediante richiesta di esibizione di un documento di identità, tranne nei casi in cui la maggiore età sia manifesta». C’è anche una maxi sanzione da 6.600 euro da parte dell’Arma nei confronti della titolare.

La decisiva segnalazione di una mamma

Tutto è nato ad agosto grazie alla mamma di uno dei minorenni coinvolti: è lei ad aver segnalato che il figlio aveva iniziato a frequentare con costanza il centro scommesse in orario pomeridiano, chiedendo in continuazione soldi ai genitori. L’Arma non ha perso tempo e dopo il monitoraggio è entrata in azione nell’attività in questione: dentro c’erano quattro giovanissimi su un totale di cinque clienti. Poi lo stop per il fatto – sottolinea l’Adm – «di particolare gravità e tale da rendere inverosimile qualsiasi motivazione relativa alla difficoltà del preventivo accertamento dell’età dei minori».

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