Terni, dall’evacuazione all’esplosione: finita la domenica della bomba

L’ordigno di via Piermatti è stato fatto brillare alle 14.30 nella cava dismessa di Acquasparta. Operazione conclusa senza problemi

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La diretta della giornata

L’ESPLOSIONE DELL’ORDIGNO RIPRESA DAL DRONE

L’esplosione della bomba di via Piermatti vista dal drone – Video

Ore 14.25

Avvenuto il brillamento dell’ordigno inertizzato presso la cava dismessa in località Piedimonte di Acquasparta. Contestualmente è stato revocato il divieto di sorvolo nello spazio aereo sovrastante. Le operazioni sono concluse. Di seguito la nota diffusa dalla prefettura di Terni: «Le attività si sono concluse con oltre due ore di anticipo rispetto al previsto, grazie alla perfetta sinergia tra i militari dell’Esercito, le forze di polizia e gli altri soggetti coinvolti, garantendo la massima sicurezza di tutti residenti con i minori disagi possibili alla collettività. Il coordinamento in loco si è svolto attraverso il Centro coordinamento soccorsi riunito in prefettura e presieduto dal prefetto Emilio Dario Sensi, con la partecipazione di rappresentanti di enti e uffici pubblici e privati. Alle attività hanno partecipato, oltre agli artificieri del Reggimento Genio Ferrovieri di Castel Maggiore (Bologna), la Regione, la Provincia di Terni, i Comuni di Terni e Acquasparta, le forze dell’ordine, i vigili del fuoco, la Usl Umbria 2, l’azienda ospedaliera ‘Santa Maria’, il 118 soccorso sanitario, la Croce Rossa Italiana, Rete Ferroviaria Italiana Spa, ASM Terni, Terna Spa, Umbria distribuzione gas, Servizio Idrico Integrato, Bus Italia Sita Nord Spa e numerosi volontari della Protezione civile. «Ringrazio la Regione, la Provincia, i sindaci, le forze dell’ordine, i volontari della Protezione civile e tutti gli enti e le strutture che hanno collaborato alle attività di bonifica – afferma il prefetto Sensi -, per il grande lavoro svolto in questi giorni per garantire il buon esito delle operazioni. Ringrazio, inoltre, per la disponibilità offerta, i proprietari della cava ove si è proceduto alle operazioni di brillamento. Un apprezzamento particolare va ai militari dell’Esercito, costantemente impegnati sul territorio nazionale per la bonifica da ordigni inesplosi, i quali anche in questa occasione hanno dato prova di una grande professionalità tecnica e operativa».

La bomba di Terni esplosa nella cava di Acquasparta – Video

Ore 12.30

L’ordigno è giunto presso la cava dismessa di Acquasparta, trasportato dal Reggimento Genio Ferrovieri di Castel Maggiore e scortato dalla polizia di Stato.

Ore 11.10

Dopo il brillamento delle spolette, è stata riaperta la circolazione stradale e quindi anche la ‘zona rossa’. I residenti, partendo dalle persone fragili che necessitano di autoambulanze, possono rientrare nelle proprie abitazioni. La circolazione ferroviaria è stata riattivata ed è stato revocato il divieto di sorvolo della zona di disinnesco. Il trasporto urbano è ripartito in modalità ‘navetta’ per coloro che ne hanno usufruito in uscita, seguirà la riattivazione delle corse bus ordinarie.

Terni, la domenica della bomba – Foto

Ore 10.29

Inertizzata la spoletta di coda. L’ordigno non è più pericoloso. Si procede pertanto con il brillamento in loco delle spolette per consentire la rimozione dell’ordigno inertizzato che verrà poi trasferito nella cava dismessa di Piedimonte (Acquasparta) per il successivo brillamento.

Ore 10.10

Il treno 8851 è arrivato alla stazione di Terni. Interrotta di nuovo la circolazione ferroviaria nella zona interdetta e le attività di disinnesco sono, pertanto, riprese.

Ore 9.45

Il treno 8851 è ripartito dalla stazione di Spoleto e la circolazione ferroviaria nella zona interdetta viene temporaneamente riaperta per l’arrivo a Terni del convoglio. Le operazioni di disinnesco sono, pertanto, sospese.

Ore 9.34

Il prefetto Emilio Dario Sensi ha autorizzato l’inizio delle operazioni di bonifica fino all’interruzione che sarà effettuata in occasione del transito del treno 8851 Ancona-Roma previsto per le ore 10.06 alla stazione di Terni. Rimossa la spoletta di naso dell’ordigno, si procede per quella di coda.

Ore 9.15

Ultimato lo sgombero dell’area interessata dalle operazioni di disinnesco. Il traffico ferroviario, dopo il transito dell’IC 534 a Giuncano, è stato interrotto.

Ore 8.30

L’ultimo treno in transito – l’Intercity 534 proveniente da Roma – prima della chiusura della circolazione ferroviaria fra Terni e Giuncano, è in orario. Proseguono intanto le operazioni di sgombero e la confluenza dei cittadini nei punti di raccolta. Non risultano criticità.

Ore 7.50

Le operazioni procedono regolarmente con l’insediamento, alle ore 7 in prefettura, del Centro di coordinamento soccorsi. I centri di accoglienza per i cittadini risultano operativi e hanno già iniziato ad ospitare le persone evacuate.

VIDEO – IL COLONNELLO GIGLIO SPIEGA COME VERRÀ DISINNESCATO L’ORDIGNO

VIDEO – LE OPERAZIONI DI EVACUAZIONE


Si parte

Sono iniziate all’alba di domenica le operazioni di messa in sicurezza dell’ordigno bellico – una bomba d’aereo del peso di circa 500 libbre (227 chilogrammi) – emersa nel novembre del 2020 in via Eclo Piermatti, fra borgo Bovio e Tuillo, a due passi dalla linea ferroviaria e a poche centinaia di metri dalla stazione di Terni. In campo i militari del Reggimento Genio Ferrovieri di Castel Maggiore (Bologna). A partire dalle ore 6, è iniziata l’evacuazione dei circa 4 mila cittadini residenti nell’area delle operazioni, compresa in un raggio di 468 metri dal punto di ritrovamento dell’ordigno. In campo il Comune di Terni, le forze di polizia, la Protezione civile, i vigili del fuoco e diverse associazioni che supportano l’impegnativa organizzazione della giornata. Previsto anche un servizio anti sciacallaggio.

Cronoprogramma e misure

Dalle ore 7 è stato chiuso l’accesso alle vie interessate dai provvedimenti mentre il termine delle operazioni di evacuazione – con il controllo dell’area che passerà alle forze dell’ordine – è previsto per le ore 8. Dalle 8.30, chiunque verrà trovato all’interno dell’area di sicurezza, sarà allontanato a norma di legge. Previste anche particolari modalità di sgombero per le persone non autosufficienti, malati gravi e positivi al Covid-19. Le attività commerciali insistenti nell’area resteranno chiuse fino al termine delle operazioni – previsto entro le ore 13 circa, salvo imprevisti, e comunque entro le 17 – così come la circolazione ferroviaria sulla tratta Terni-Giuncano resterà sospesa.

Le operazioni sull’ordigno

Tre le fasi principali dell’operazione condotta dai genieri dell’Esercito: durante la prima, sarà costruita sul luogo del ritrovamento una struttura temporanea di protezione per la mitigazione degli effetti dovuti ad un’eventuale esplosione accidentale; nella seconda fase, si provvederà alla neutralizzazione dell’ordigno tramite la rimozione dei sistemi di innesco; nella terza fase, infine, la bomba d’aereo sarà fatta brillare ad Acquasparta, nell’area della cava dismessa in località Piedimonte.

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