di Confcommercio Terni
La desertificazione commerciale è in continua crescita anche nella nostra città : a livello nazionale, dal 2012 al 2023, hanno chiuso 111.000 esercizi commerciali in sede fissa e 27.000 attività ambulanti. Questo trend è il risultato di un processo di trasformazione strutturale, indotto da nuovi orientamenti e comportamenti di spesa dei consumatori, dal rallentamento della domanda per consumi da parte delle famiglie e dal proliferare delle medie e grandi superfici e degli acquisti online.
Terni, ‘piano commercio’: Regione dà l’ok e ‘raccomanda’ più aree a verde
La Confcommercio sostiene, da tempo, che tale dinamica coinvolge tutti i cittadini e non solo le singole attività . La crisi dei negozi di vicinato rappresenta un tema di interesse generale per l’intera comunità , dato l’impatto generato in termini di sicurezza, decoro, qualità urbana, residenzialità e socialità .
Così come già rappresentato in fase di confronto con l’Amministrazione Comunale di Terni riguardo la rivisitazione dell’atto di programmazione comunale concernente le medie superfici di vendita, forte è la preoccupazione circa gli effetti che potrebbero determinarsi a seguito della proposta presentata, attualmente in fase di deliberazione in Consiglio Comunale.
IL VIA LIBERA ALL’AGGIORNAMENTO DEL DPAC – DOCUMENTO (.PDF)
APRILE 2024, VIA ALLE MODIFICHE
Nelle aree già definite ‘critiche’ quali ad esempio le zone industriali/artigianali, la proposta di modifica consentirebbe l’apertura di nuove medie superfici di vendita M2 (fino a 1.500 mq) superando, mediante specifiche deroghe, le limitazioni precedenti che prevedevano autorizzazioni fino a M1 ovvero fino a 900 mq.
In queste zone si riscontrerebbero aperture di attività dimensionalmente più grandi, una maggiore concentrazione di medie superfici superiori ed una conseguente ed ulteriore polarizzazione commerciale, con rilevanti effetti negativi per il commercio di prossimità .
NOVEMBRE 2023, IMPUGNATO AL TAR IL DOCUMENTO
AGOSTO 2023, SI ADOTTA IL DPAC: IL CONFRONTO IN COMMISSIONE
DICEMBRE 2022, LA PREADOZIONE DEL PIANO COMMERCIALE
Posto che la rivitalizzazione degli esercizi di prossimità rappresenta una azione amministrativa prioritaria ai fini della salvaguardia della qualità urbana del centro città e di molta parte delle periferie, e di questo ne abbiamo dato atto al Comune di Terni, scegliendo parimenti di consentire l’apertura di nuove medie superfici di vendita M2 in zone periurbane, con gli impatti negativi già esposti, si evidenzia il palese ed inconciliabile contrasto tra i due obiettivi.
Ragione per cui, a nostro avviso, nelle cosiddette ‘aree critiche’ necessita confermare i limiti vigenti per le nuove autorizzazioni di medie superfici di vendita, individuati sulla base di chiari motivi imperativi di interesse generale, così come previsti nell’atto di programmazione commerciale approvato lo scorso anno.