Terni, è protesta contro gli esuberi alla Savit: «Un’ingiustizia»

Lunedì sciopero e presidio davanti all’azienda di Maratta. La solidarietà degli autisti del tpl

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di F.L.

Adesione per oltre il 90%, tra i circa 90 lavoratori umbri complessivi, allo sciopero di otto ore indetto lunedì da Fiom Cgil e Ugl metalmeccanici contro i sei licenziamenti di altrettanti lavoratori della sede di Terni annunciati dalla Savit, azienda metalmeccanica, controllata da Busitalia a totale capitale pubblico, che si occupa di manutenzioni, rifornimenti e pulizie dei mezzi del trasporto pubblico locale. In mattinata si è svolto anche un presidio davanti al sito di Maratta, a cui hanno dato la loro solidarietà anche alcuni autisti, che hanno fermato i loro mezzi fuori dai cancelli. I lavoratori interessati – addetti al rifornimento attualmente distaccati presso un’azienda terza che si occupa di pulizie – una volta licenziati verrebbero poi riassunti da questa stessa azienda, la Dusman, sulla base di un ‘accordo tra privati’, che comporterebbe comunque il passaggio al contratto del pulimento, svantaggioso per i lavoratori. Obiettivo dei sindacati, attraverso la loro protesta, non è solo quello di contrastare gli esuberi, ma anche di «accendere i riflettori sulla qualità del trasporto pubblico locale e sul futuro di un’azienda fondamentale per il diritto alla mobilità degli umbri».

Busitalia e Savit: «Normativa pienamente rispettata»

Da Busitalia giunge una replica a quanto osservato dalle sigle: «Le aziende della subholding Busitalia Sita Nord, in linea con le strategie industriali del Gruppo FS, si stanno concentrando sulle attività principali del trasporto pubblico locale, esternalizzando le attività accessorie. Perciò Busitalia Sita Nord ha concluso una procedura di gara relativa ai servizi di pulizia e rifornimento, che ha visto la Dussmann Service Srl aggiudicataria dell’appalto su scala nazionale. A seguito di tale procedura – spiega la nota -, Busitalia Sita Nord Srl ha disdetto l’affidamento di tali servizi all’azienda controllata Savit (azienda metalmeccanica la cui attività principale è la manutenzione) e, come previsto dalle vigenti normative in merito ai cambi di appalto, è stato stabilito il ricollocamento dei sei lavoratori, precedentemente addetti ai servizi di pulizia e rifornimento, presso il nuovo appaltatore, che procederà ad assumerli, garantendo loro i livelli occupazionali attuali. Busitalia e Savit ribadiscono che hanno operato nel pieno rispetto della normativa vigente».

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