Terni, fare lo spazzino: nuovo status symbol

Saranno 1864 gli aspiranti ad uno degli otto posti da operatore ecologico nel concorso bandito dall’Asm – Il corsivo di Walter Patalocco

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di Walter Patalocco

Lo stipendio? 1.474,53 euro al mese. Paga base, poi vanno aggiunge le maggiorazioni per festivi, notturni e quant’altro che variano dal 31%, in più calcolato su base oraria in caso di notturno semplice, fino al 75% per i notturni festivi, passando per il 50 per cento del festivo diurno.

Poi, ovviamente, vanno detratte le tasse dell’Irpef e i contributi previdenziali. Diciamo, ad occhio e mediamente, all’incirca 1.100 euro al mese netti. Ma mica è questo l’importante, o almeno non solo questo: l’essenzale è raggiungere un miraggio, quell’oasi che si vede in lontananza e che spesso si rivela per quel che è. Solo come uno scherzo ottico. Solamente alcuni più si avvicinano più vedono ingrandirsi l’oasi: è quella dicitura che fa sognare, con quella parolina diventata ormai magica: “indeterminato”. Sissignori, contratto a tempo indeterminato.

Così duemilatrentadue persone hanno presentato domanda per partecipare alla “Selezione esterna per assunzione di numero 8 addetti a tempo indeterminato per l’espletamento della funzione di operatore ecologico di livello 2B del CCNL Federambiente”. E’ il concorso bandito dall’Asm Terni, otto posti di operatore ecologico, quello che una volta si chiamava lo spazzino.

Lavoro dignitosissimo, utile e necessario. Anni addietro, però, quando un giovane pensava alla vita futura non si vedeva, nelle sue fantasie, vestito della tuta arancione con le strisce bianche catarifrangenti. Una tuta, anche bella, vivace anzi sgargiante, un messaggio di allegria, ma – insomma – ci vuole un approccio molto positivo alla vita per sognarsela quale punto di arrivo.

Oggi non pare più così. Quella tuta è ambita, sognata, desiderata, bramata: per quello che significa, per quella frasetta che ad essa è collegata, “lavoro a tempo indeterminato”, la conquista di quella dignità che è connaturata ad ogni lavoro onesto, compreso quello dell’operatore ecologico ex spazzino.

E quanti saranno i delusi! Tanti rispetto agli otto che usciranno raggianti dalla sede che ospiterà l’ultima prova del concorso che comincia con una preselezione la quale “avrà luogo presso il Centro di Selezione e Reclutamento Nazionale dell’Esercito – Caserma Gonzaga, Viale Mezzetti, n° 2 – Foligno (PG), il giorno 09 marzo 2016, negli orari di seguito indicati: da AB a LATI : ore 8,30; da LATR a Z: ore 10,30”.

Già ci sono i primi delusi, comunque, e sono i 168 non ammessi. Gli altri 1864, invece, intaseranno tra le sette e le otto del mattino di mercoledì prossimo la statale Flaminia tra Terni e Foligno. In auto ad inseguire il miraggio: il lavoro a tempo indeterminato. E se poi è da spazzino… Ma magari!

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