Terni, giovani e nuove tecnologie: si riflette

L’incidenza di smartphone e tablet nelle vite dei ragazzi, il ruolo dei genitori: temi al centro del libro presentato in Confcommercio

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Venerdì 21 febbraio, presso la sala riunioni della Confcommercio di Terni, si è svolto un interessante dibattito sul tema dell’educazione alle nuove tecnologie con la presentazione del volume ‘Crescere tra reale e virtuale’ edito nel 2019 da Edizioni Helicon.

Gli interventi

Introdotti dal presidente di Confcommercio Stefano Lupi, che ha reso possibile l’evento, e con la moderazione della dottoressa Carla Pagliari, i numerosi partecipanti hanno avuto modo di confrontarsi con gli autori: la dottoressa Antonella Artiaco, educatrice e counselor, ed il dottor Lorenzo Barbagli, pedagogista e counselor, sui temi delle necessità educative che, a seconda dell’età dei giovani, caratterizzano la relazione con lo smartphone, il tablet o le consolle di gioco.

Le tematiche

Come è stato sottolineato dagli autori, è importante che i giovani maturino consapevolezza e competenze circa il mondo virtuale, sostenuti dal dialogo con gli adulti e dal buon esempio affinché possano sfruttare le occasioni e le risorse offerte dalla tecnologia senza cadere nelle trappole del web e dei social network. Con un taglio squisitamente pedagogico ed educativo, gli autori hanno acceso domande e offerto linee guida rispetto ai temi trattati durante l’incontro: i cambiamenti delle nuove generazioni, le loro grandi capacità, le loro delicate fragilità, l’innovazione che la tecnologia offre loro ma anche i rischi a cui li espone. L’incontro è stato così occasione di confronto sul tema più ampio delle funzioni genitoriali nei confronti della complessità del mondo delle nuove generazioni e di come gli adulti, pur sperimentando una grande distanza generazionale con i giovani, siano chiamati a svolgere un ruolo ancora importante di guida e consiglio. La discussione ha messo in luce come a far la differenza non siano il controllo o il proibizionismo ma la conoscenza di se stessi, le autonomie e la sperimentazione di attività alternative che permettano ai giovani di scoprire la bellezza delle esperienze reali e di vivere con pienezza le loro emozioni ed i loro sentimenti dentro e fuori dal virtuale.

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