di S.F.
«Ordina al segretario generale del Comune di Terni di provvedere a quanto indicato, entro il termine ivi indicato». Ovvero le 14 della giornata odierna, 15 gennaio. È quanto sancisce un decreto del presidente della II sezione giurisdizionale del Consiglio di Stato, Oberdan Forlenza: di mezzo c’è un’abitazione in via dei Pressio Colonnese.

La storia parte da lontano, oltre un decennio fa. In sostanza il Comune ha ordinato la demolizione ed il ripristino dello stato dei luoghi – siamo nell’ottobre del 2021 – alla proprietaria di un’unità immobiliare in via dei Pressio Colonnese. Anni prima c’era stata invece la sospensione dei lavori e l’ingiunzione nei confronti della Vallerignani Costruzioni srl in liquidazione. Questione di difformità tecniche rispetto all’ampliamento volumetrico di una casa. Il Tar aveva respinto il ricorso della donna – difesa da Giovanni Ranalli – ma la storia è andata avanti.

Il Consiglio di Stato si è espresso oggi. Motivo? «Ai fini del decidere sulla misura cautelare richiesta, occorre acquisire dal Comune di Terni precise informazioni in ordine a quanto disposto per il prossimo 16 gennaio 2025 presso l’immobile di proprietà dell’appellante (se trattasi, in particolare, di accertamento della eventuale inottemperanza all’ordinanza di demolizione». E il compito è stato affidato a Iole Tommasini. Tutto ciò nel giro di poche ore. Il Comune al momento non si è costituito in giudizio.